Il video di “Licantropo vegano”, l’ultima canzone di Elio e le storie tese

Il video di "Licantropo vegano", l'ultima canzone di Elio e le storie tese

Gli Elio e le storie tese hanno pubblicato il video di “Licantropo vegano”, la loro ultima canzone prima del loro ultimo concerto insieme – il “Concerto Definitivo” – il 19 dicembre Milano, come annunciato alcuni giorni fa in un’intervista alle Iene.

La nuova canzone di Elio e le storie tese è una citazione abbastanza palese – sia nella melodia che nella tematica – di una famosa canzone del 1977 di Warren Zevon, “Werewolves of London”, a sua volta utilizzata nel 2008 da Kid Rock in “All summer long”.

“Gorgeous”, la nuova canzone di Taylor Swift

"Gorgeous", la nuova canzone di Taylor Swift

Taylor Swift ha pubblicato oggi il lyric video di “Gorgeous” una nuova canzone tratta dal suo prossimo disco, che uscirà il 10 novembre. Il primo singolo del nuovo disco – “Look What You Made Me Do” – era uscito alla fine di agosto.

Il video di una soldatessa israeliana che si difende da un gruppo di ebrei ultraortodossi

Il video di una soldatessa israeliana che si difende da un gruppo di ebrei ultraortodossi

Una soldatessa israeliana fuori servizio ha affrontato da sola una folla di manifestanti ebrei ultraortodossi che la stavano accerchiando e insultando, tenendoli lontani con calci e altre mosse di kung-fu. Lunedì 16 ottobre a Gerusalemme Nomi Golan, la soldatessa, stava tentando di far passare un’auto attraverso un gruppo di manifestanti che stavano bloccando la strada per protestare contro l’arresto di due studenti. Un video mostra Golan respingere il gruppo di uomini minacciosi intorno a lei che la chiamano “troia” e “shiksa”. “Shiksa” è una parola yiddish usata in modo dispregiativo e derivante dal termine ebraico che significa “abominio”: indica lo stereotipo della donna bionda con gli occhi azzurri (non-ebrea o ebrea che non segue l’ortodossia religiosa) e che può essere una tentazione per gli uomini.

In Israele, i fenomeni discriminatori degli ultraortodossi nei confronti delle donne sono piuttosto comuni, soprattutto nelle città e nei quartieri più integralisti. Gli haredim – che appartengono all’ala più intransigente dell’ortodossia religiosa ebraica, i cosiddetti “ebrei ultraortodossi” – spesso vietano alle donne di salire su alcuni autobus che viaggiano nei loro quartieri o riservano loro i posti sul retro; si scagliano, poi, contro i messaggi pubblicitari che ritraggono donne, e i soldati più integralisti abbandonano le cerimonie pubbliche dell’esercito se cantano anche le soldatesse.

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