È morto Piero Gratton, che tra le altre cose aveva disegnato un famoso logo della Roma

È morto Piero Gratton, che tra le altre cose aveva disegnato un famoso logo della Roma

Venerdì è morto Piero Gratton, grafico italiano noto tra le altre cose per aver disegnato un famoso simbolo della Roma, un lupetto stilizzato utilizzato dalla fine degli anni Settanta su tantissime magliette della squadra di calcio (quest’anno è presente sulla terza maglia della squadra).

Gratton, che era nato a Milano nel 1939, aveva anche disegnato un logo per la Lazio – un’aquila stilizzata utilizzata a cavallo degli anni Settanta e Ottanta –, il logo della squadra di calcio di Bari – un galletto stilizzato utilizzato sulle maglie fino al 2014 –, il logo per gli Europei di calcio del 1980 in Italia e il famoso logo della UEFA, nei primi anni Ottanta. Per 25 anni Gratton era stato responsabile del gruppo di grafica dei servizi giornalistici del Tg2.

Una riunione in ufficio come se fosse una videoconferenza

Una riunione in ufficio come se fosse una videoconferenza

Sono giorni in cui per forza di cose ci si parla molto in videochiamate o ci si riunisce per lavoro in videoconferenze. Non ci sono altre alternative per continuare a vedere chi si vuole vedere o per parlare con i colleghi. La tecnologia, dunque, ci sta dando una mano fin dove può. Qualche anno fa la famosa agenzia pubblicitaria statunitense Saatchi & Saatchi fece un video in cui ripropose in una riunione tra colleghi dal vivo i problemi più comuni che ancora oggi possono presentarsi durante una videoconferenza. Qualcuno ci si ritroverà.

Il governo della Malesia ha detto alle donne in quarantena di truccarsi e di non dare fastidio ai mariti

Il governo della Malesia ha detto alle donne in quarantena di truccarsi e di non dare fastidio ai mariti

Questa settimana il governo della Malesia, il paese del sud-est asiatico con il maggior numero di casi di infezione da coronavirus (SARS-CoV-2), è stato molto criticato per aver diffuso una campagna sessista diretta alle donne sposate, a proposito dell’importanza di restare in casa. Il ministero per le Donne, la Famiglia e lo Sviluppo delle comunità aveva infatti diffuso sui social network, con l’hashtag #WomenPreventCOVID19, una serie di immagini che suggerivano alle donne di rendere le cose più facili non infastidendo i propri mariti e non “trascurandosi”, continuando cioè a truccarsi e a vestirsi come per uscire di casa. Il ministero consigliava inoltre alle donne di non essere «sarcastiche» nel chiedere agli uomini di aiutarle con le faccende domestiche.

La campagna è stata criticata e ridicolizzata da molte persone sui social network, al punto che il governo ha deciso di cancellarla, rimuovendo tutte le immagini diffuse. Qualcuno l’aveva commentata dicendo «non ci sono suggerimenti su come gestire la violenza domestica?», cioè citando uno dei problemi più gravi legati allo stare a casa per molte donne.

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