L’enorme incendio nel deposito di carburante al porto di Matanzas, a Cuba

(AP Photo/ Ramon Espinosa)
(AP Photo/ Ramon Espinosa)

Venerdì sera un fulmine ha colpito uno degli otto depositi di carburante dell’area del porto di Matanzas, nella parte nord-occidentale di Cuba, provocando un’esplosione che ha causato un grosso incendio e un’enorme nuvola di fumo nero visibile anche a vari chilometri di distanza; sabato le fiamme si sono estese a un altro deposito, provocando un’ulteriore esplosione. Le autorità cubane hanno fatto sapere che nella seconda esplosione sono state ferite almeno 121 persone, 36 delle quali hanno avuto bisogno di cure mediche in ospedale. Una persona è morta e 17 vigili del fuoco risultano dispersi; più di 4mila civili sono stati evacuati dall’area.

Domenica l’incendio è proseguito per il terzo giorno consecutivo. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti anche vari elicotteri militari e squadre di soccorso specializzate arrivate dal Messico e dal Venezuela. Secondo Prensa Latina, l’agenzia di stampa di Cuba, al momento l’incendio non sarebbe un pericolo per la vicina centrale elettrica Antonio Guiteras, una delle più grandi del paese. Ancora prima dell’incendio, a Cuba le interruzioni nel servizio elettrico erano frequenti sia per via dei guasti alle centrali elettriche che per la carenza di combustibile.