È online il trailer di Creed II, il secondo film dello spinoff della saga di Rocky. Racconta la storia di Adonis Creed, figlio di Apollo Creed, il pugile che nei primi film della saga è prima rivale e poi amico di Rocky Balboa. Ci sono, come nell’apprezzato film precedente, Sylvester Stallone e Michael B. Jordan. In questo film Adonis Creed sfiderà Viktor Drago, figlio di Ivan, che uccise Apollo Creed. «Non fare quello che ti piace fare è come non esistere», dice il protagonista a inizio trailer. Il film sarà nei cinema dal 24 gennaio.
Kyle Mulinder stava pagaiando sul suo kayak in Nuova Zelanda quando una foca gli ha tirato in faccia un polpo. È successo lungo la costa di Kaikōura nell’Isola del Nord, poco dopo che Mulinder aveva notato con i suoi compagni di kayak una foca che nuotava nelle loro vicinanze. L’episodio è stato filmato grazie a una videocamera fissata sulla prua del kayak. Le foche si nutrono principalmente di pesci, ma non disprezzano comunque alternative come polpi, altri molluschi e crostacei.
Per la Svezia il meme del “fidanzato distratto” è sessista e non dovrebbe essere utilizzato nelle pubblicità

Il Reklamombudsmannen, l’ufficio di garanzia che in Svezia si occupa di pubblicità, ha stabilito che il meme del “fidanzato distratto”, ancora molto popolare su Internet, è sessista e discriminatorio. Il meme consiste in una scena molto semplice: un ragazzo cammina tenendo per mano quella che immaginiamo sia la sua fidanzata e si gira a guardare un’altra ragazza, facendo un’espressione di apprezzamento per quest’ultima e suscitando il disgusto della presunta fidanzata. La foto fa parte di una serie di immagini di stock disponibili sul sito Shutterstock ed è stata utilizzata per commentare o pubblicizzare qualsiasi cosa.
Lo scorso aprile in Svezia, ad esempio, è stato utilizzato su Facebook da una azienda che si chiama Bahnof per una campagna di ricerca personale: il ragazzo era indicato come “tu”, la presunta fidanzata rappresentava “il tuo attuale datore di lavoro” e l’altra rappresentava “Bahnof”.
Il Reklamombudsmannen – attraverso il quale l’industria pubblicitaria svedese si autoregola e che in questo caso è intervenuto per le molte proteste che la pubblicità con il meme ha ricevuto – ha detto che l’immagine è discriminatoria perché oggettiva le donne e le presenta come intercambiabili tra loro: le due ragazze sono poi viste come dei luoghi di lavoro mentre il ragazzo come un individuo. Il meme replica infine ruoli di genere stereotipati e degradanti sia per gli uomini che per le donne. Il Reklamombudsmannen può comunque solo fornire delle indicazioni e non può emettere sanzioni per le aziende che violano le linee guida.