Beyoncé è Beyoncé da 15 anni
Il 18 maggio 2003, quindici anni fa, uscì il singolo di debutto di Beyoncé, “Crazy In Love”: è ancora oggi probabilmente la sua canzone più famosa, ed è soprattutto quella che mise le fondamenta dei suoi quindici anni di sostanziale dominio indiscusso del pop mondiale. Negli anni precedenti Beyoncé era stata una delle tre componenti delle Destiny’s Child, tra i più famosi gruppi pop femminili degli anni Novanta: ma nel 2002 avevano deciso di prendersi una pausa per dedicarsi a progetti solisti, e i media colsero l’occasione per alimentare una discussa competizione tra le tre.
Beyoncé non era raccontata sui giornali esattamente come la più simpatica delle tre, e questo complicò un po’ il suo debutto. Nel 2002 aveva cantato in una canzone del rapper Jay Z e avevano cominciato una relazione che dura, notoriamente, ancora oggi. Fu insieme a lui che firmò “Crazy In Love”, anche se fu una decisione dell’ultimo minuto, e Jay Z scrisse la sua strofa in pochi minuti. Ma tutta la canzone fu in un certo senso improvvisata, per gli studiatissimi e rigidi standard del pop contemporaneo. La compose il produttore Rich Harrison, che era stato contattato appositamente da Beyoncé: lui arrivò all’appuntamento il giorno dopo una grande sbronza, ha raccontato, e inizialmente a lei non piacque il tema di fiati alla base del pezzo, che è un campionamento della canzone “Are You My Woman (Tell Me So)” dei Chi-Lites. Alla fine Beyoncé si fece convincere e diede a Harrison due ore per scrivere la canzone. Quando tornò, “Crazy In Love” era praticamente fatta.
La canzone fu accompagnata da un video che diventò tra i più famosi del decennio, e che presentò al mondo il talento raro di Beyoncé per ballare e cantare e non farsi staccare gli occhi di dosso. Il disco che conteneva il singolo, Dangerously In Love, vinse cinque Grammy e vendette oltre 11 milioni di copie. Nei quindici anni successivi “Crazy In Love” rimase probabilmente la più nota tra le decine di hit di Beyoncé: ancora oggi è uno dei momenti più forti dei suoi concerti, e periodicamente finisce in cima alle liste delle migliori canzoni degli anni Duemila.