In Perù un corriere è stato fermato con una mummia preispanica nella borsa termica

In Perù un corriere è stato fermato con una mummia preispanica nella borsa termica

Un corriere della città di Puno, in Perù, è stato fermato dalla polizia con una mummia di almeno 600 anni nella borsa delle consegne: lo hanno confermato le autorità peruviane. La mummia è ora in possesso del ministero della Cultura, che l’ha definita patrimonio culturale nazionale.

(Ministero della Cultura del Perù, via ANSA)

L’uomo che la trasportava, di 26 anni, ha detto che il corpo mummificato era in possesso della sua famiglia da circa 30 anni, e che apparteneva a suo padre, che lo teneva in una scatola in casa: ha spiegato che l’aveva messo nella borsa per mostrarlo a due suoi amici.
La scoperta è avvenuta per caso: alcuni poliziotti che pattugliavano un punto panoramico di Puno si sono imbattuti nel corriere e in altri due uomini che consumavano bevande alcoliche. Aprendo la borsa per un controllo di routine hanno trovato la mummia.

Gli esperti hanno stimato che il corpo mummificato è di epoca preispanica: ha tra i 600 e gli 800 anni. Si trattava probabilmente di un uomo sui 45 anni, alto circa un metro e cinquanta centimetri. Il corpo era avvolto in bende e sistemato in posizione fetale, una posizione molto comune per le sepolture dell’epoca.
Il corriere e gli altri due uomini che erano con lui sono indagati per reati contro il patrimonio culturale nazionale.

Il video in cui Damon Albarn rivela di non essersi sforzato molto per scrivere uno dei pezzi più noti dei Gorillaz

Il video in cui Damon Albarn rivela di non essersi sforzato molto per scrivere uno dei pezzi più noti dei Gorillaz

Damon Albarn, cantante, compositore, produttore musicale, frontman dei Blur e dei Gorillaz, ha rivelato come ha composto una delle sue canzoni più famose, “Clint Eastwood”, che nel 2001 contribuì a far conoscere i Gorillaz in tutto il mondo.

Durante un’intervista con il dj Zane Lowe nel suo studio di registrazione, Albarn si è avvicinato a un omnichord – uno strumento musicale elettronico degli anni Ottanta – e schiacciando due semplici tasti ha riprodotto il tema principale di “Clint Eastwood”. Ha utilizzato un preset, cioè una combinazione di suoni e ritmo contenuta nelle impostazioni di base dello strumento: sia il piano digitale, sia la batteria di “Clint Eastwood” sono stati ottenuti dai suoni originali, senza modifiche. «È il preset “Rock 1”, questa è l’intera canzone», ha detto Albarn a Lowe, piuttosto incredulo.

In realtà l’origine curiosa di “Clint Eastwood” era nota da tempo: Albarn ne aveva già parlato in passato e gli appassionati di musica e strumenti musicali avevano individuato il preset già pochi mesi dopo la pubblicazione della canzone, ma la sua origine mostrata direttamente da Albarn in così pochi passaggi fa un certo effetto.

La particolarità del tema di “Clint Eastwood” è quindi dovuta a un’intuizione legata all’omnichord, uno strumento elettronico non molto diffuso. Costruito dalla Suzuki, venne commercializzato dall’inizio degli anni Ottanta come una sorta di arpa elettronica o una versione moderna del salterio, uno strumento a corde suonato con le dita o con un plettro di legno. Tra gli altri, è stato utilizzato da David Bowie, Brian Eno, Sharon Van Etten, Flume, la band Grizzly Bear.

Il funzionamento è abbastanza semplice: con la mano sinistra si premono i tasti che formano gli accordi, mentre con la destra si sfiora un pad che fa le veci delle corde nella tonalità indicata dalla scelta fatta con la mano sinistra. Si possono scegliere diversi suoni e impostare basi ritmiche o melodiche di accompagnamento. Suzuki ha prodotto diverse versioni dell’omnichord: quella utilizzata da Albarn è la OM-300 e risale alla metà degli anni Novanta. Con la versione Qchord QC-1, prodotta fino al 1999, la produzione si è fermata, ma recentemente Suzuki ha annunciato una riedizione dell’Omnichord che sarà disponibile dal prossimo autunno per festeggiare i 70 anni dell’azienda.

La pioggia di peluche per i terremotati in Turchia durante una partita del Besiktas

La pioggia di peluche per i terremotati in Turchia durante una partita del Besiktas

Domenica i tifosi del Besiktas, una delle tre grandi squadre di calcio di Istanbul, hanno organizzato una raccolta di beni a sostegno delle popolazioni colpite dai terremoti nel sud-est della Turchia destinata in particolare ai bambini. La partita di campionato contro l’Antalyaspor è stata interrotta dopo 4 minuti e 17 secondi, come l’orario locale del terremoto del 6 febbraio, per permettere ai tifosi di lanciare in campo peluche, ma anche sciarpe, berretti e altri indumenti. Tutto quello che è stato lanciato in campo è stato poi raccolto, anche dai calciatori, e ora il Besiktas si occuperà della distribuzione nelle zone dell’emergenza.

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