Una parrocchia di Berlino ha permesso ai musulmani di pregare nella sua chiesa durante il Ramadan

Una parrocchia di Berlino ha permesso ai musulmani di pregare nella sua chiesa durante il Ramadan

Una parrocchia protestante di Berlino ha permesso ai musulmani del quartiere di pregare nella propria chiesa, la Marthakirche, durante il Ramadan. Reuters ha scritto che la parrocchia si è offerta di ospitare le rituali preghiere del mese sacro per la religione musulmana dopo aver scoperto che nelle strutture della moschea Dar Assalam le restrizioni per il coronavirus avrebbero permesso l’accesso soltanto a 50 fedeli. In Germania i luoghi di culto hanno riaperto il 4 maggio dopo diverse settimane di restrizioni.

La pastora della parrocchia, Monika Matthias, ha raccontato a Reuters che durante una recente preghiera ha tenuto un piccolo discorso in tedesco e si è unita ai riti dei fedeli musulmani: «durante le preghiere ripetevo continuamente di sì: abbiamo le stesse loro preoccupazioni».

La prima pagina del New York Times fatta interamente con i nomi dei morti per il coronavirus

La prima pagina del New York Times fatta interamente con i nomi dei morti per il coronavirus

Stamattina il New York Times ha riempito la prima pagina della propria edizione cartacea con due soli elementi: un titolo che annuncia i 100mila morti per coronavirus negli Stati Uniti, e un lungo elenco testuale di una parte dei morti, ognuno dei quali raccontato con una breve descrizione. «Sapevamo che stavamo raggiungendo questo dato», ha commentato Simone Landon, che lavora per la redazione grafica del New York Times, «e sapevamo che in qualche modo avremmo dovuto farci i conti».

L’elenco – che in un altra forma si può leggere anche online – comprende il nome dei morti, la loro età e provenienza e frasi come «direttore d’orchestra con un orecchio formidabile», «imprenditore e avventuriero», «nota per creare spille elaborate e bouquet»; prosegue anche nelle pagine interne.  Negli Stati Uniti, i casi registrati di coronavirus sono più di 1,6 milioni.

L’assessore Gallera spiega l’indice di contagio, a modo suo

L'assessore Gallera spiega l'indice di contagio, a modo suo

L’assessore alla Sanità e al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ha esposto venerdì – durante una conferenza quotidiana di informazioni sul coronavirus –  una sua spiegazione dell’indice di contagio piuttosto confusa e sbilenca, a essere indulgenti. E che rischia di disinformare le persone che cercassero di comprenderla sui meccanismi del contagio. Il video sta molto circolando in rete, aggiungendo un’ulteriore impressione di una certa incompetenza ai già estesi dubbi sulla preparazione della Regione Lombardia nel gestire la crisi.

«Per infettare me bisogna trovare due persone nello stesso momento infette, perché è a 0,50»

In serata Gallera ha cercato di chiarire la sua tesi con un nuovo video pubblicato sulla sua pagina Facebook, che però riprende la stessa informazione distorta sull’indice di contagio. Gallera difende la sua spiegazione dicendo di aver «semplificato un concetto affinché tutti potessero comprenderlo».

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