Scene del nuovo “Trainspotting” uguali a scene del vecchio “Trainspotting”

Scene del nuovo "Trainspotting" uguali a scene del vecchio "Trainspotting"

L’attrice e appassionata di cinema francese Candice Drouet – autrice di una serie di video che mettono a confronto scene di film diversi che si somigliano – ha trovato 17 scene di Trainspotting che sono citate o comunque molto simili nel trailer di T2: Trainspotting, il sequel del film che uscirà nel Regno Unito il 27 gennaio 2017. Le ha messe insieme in un video di 40 secondi. T2 è ambientato circa 20 anni dopo i fatti raccontati in Trainspotting e riprende la storia dei personaggi principali: Mark Renton (Ewan McGregor), Spud (Ewen Bremner), Sick Boy (Jonny Lee Miller) e Francis Begbie (Robert Carlyle). Anche T2: Trainspotting è stato diretto da Danny Boyle, ed è a sua volta liberamente ispirato a Porno, il sequel del primo romanzo di Irvine Welsh.

La foto di Beatrice Vio che scherza con la sua protesi

La foto di Beatrice Vio che scherza con la sua protesi

Oggi l’atleta paralimpica Beatrice Vio, vincitrice della medaglia d’oro nel fioretto individuale ai giochi di Rio, ha postato su Twitter una foto girata moltissimo sui social network in cui usa una delle sue protesi come selfie stick. Nella didascalia, Vio ha scritto: «Mamma mi ha sempre detto che sarei potuta diventare qualsiasi cosa nella vita… quindi ho deciso di essere un selfie stick». Beatrice Vio, chiamata da tutti “Bebe”, è una delle atlete paralimpiche italiane più note e influenti. Le sue vittorie sono particolarmente seguite e significative perché nel 2008, quando aveva undici anni, Vio venne colpita da una grave meningite, che costrinse i medici ad amputarle gambe e braccia pur di tenerla in vita. Successivamente è diventata la prima schermitrice disabile al mondo a gareggiare con quattro protesi artificiali.

Il comizio di Donald Trump interrotto per sicurezza

Il comizio di Donald Trump interrotto per sicurezza

Il candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato scortato fuori da un comizio tenutosi sabato notte a Reno, in Nevada. Trump stava pronunciando un discorso quando all’improvviso si è messo la mano all’altezza della fronte e per qualche secondo ha guardato un punto della platea in cui sembrava esserci qualche agitazione. Poco dopo è stato circondato da due uomini del Secret Service – il servizio di protezione dei candidati presidenti – che rapidamente lo hanno portato via dal palco. Alcuni testimoni hanno detto di aver sentito delle persone urlare contro un uomo con in mano una pistola, ma nessuna persona presente al comizio ha detto di averne vista una.

L’unica persona fermata è Austyn Crites, 30enne di Reno, che dopo essere stato immobilizzato da alcuni agenti del Secret Service ha detto che stava soltanto cercando di raggiungere le prime file della platea per esporre un cartello contro Trump. Crites ha raccontato al Guardian di essere stato picchiato sia dalla gente presente al comizio che dal Secret Service. Le autorità hanno fatto sapere che addosso a Crites non è stata trovata nessun’arma. Dopo essere stato rilasciato, Crites ha detto ai giornalisti presenti: “Non sto incolpando la gente che mi ha attaccato. Sto incolpando la retorica dell’odio di Donald Trump”.

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