Una consigliera di Trump si è inventata un attacco terroristico che non è mai avvenuto

Una consigliera di Trump si è inventata un attacco terroristico che non è mai avvenuto

Nel corso di un’intervista con la rete televisiva MSNBC, Kellyanne Conway, ex dirigente della campagna elettorale di Trump e oggi sua importante consigliera alla Casa Bianca, ha giustificato il divieto di ingresso negli Stati Uniti per i cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana dicendo che nel 2011 due rifugiati provenienti dall’Iraq, uno dei paesi nella lista, compirono il “massacro di Bowling Green”, un attacco terroristico che pochi ricordano perché non fu molto raccontato dai media, ha spiegato. Come nota il Guardian, l’attacco non fu molto raccontato perché non è mai avvenuto.

Conway probabilmente si riferiva all’arresto di due rifugiati iracheni accusati di far parte di una rete terroristica, avvenuto nel 2011. I due non avevano compiuto alcun attentato terroristico negli Stati Uniti né, stando alle indagini, avevano in programma di farlo. L’episodio portò alla decisione da parte di Obama di sospendere per sei mesi l’esame delle richieste di visto da parte dei rifugiati di origine irachena (una storia che avevamo spiegato qui, e che è molto diversa dal blocco totale degli ingressi per chiunque deciso da Trump).

Da quando Donald Trump si è insediato, questa è la seconda volta che i media si occupano dell’atteggiamento piuttosto “elastico” che ha Conway con i fatti. Alla fine di gennaio l’addetto stampa di Trump fece una serie di affermazioni del tutto false a proposito della cerimonia di insediamento, dicendo per esempio che era stata la più partecipata della storia degli Stati Uniti. Incalzata da un giornalista su questo punto, Conway rispose con una frase diventata celebre in questi giorni.

Non essere troppo drammatico sulla questione, Chuck. Tu dici che è una falsità, ma loro hanno dato – Sean Spicer, il nostro portavoce della Casa Bianca – ha dato dei fatti alternativi.

Venerdì mattina, venerdì pomeriggio in Italia, Conway ha ammesso su Twitter di essersi sbagliata e che intendeva parlare dei “Terroristi di Bowling Green”, non del “Massacro di Bowling Green”.

Sergio Ramos ha scambiato la sua maglia con un vassoio di lonza di maiale

Sergio Ramos ha scambiato la sua maglia con un vassoio di lonza di maiale

Durante Real Madrid-Real Sociedad, partita del campionato spagnolo giocata domenica scorsa al Santiago Bernabeu, un tifoso del Real si è presentato allo stadio con un cartellone in cui aveva scritto: “Sergio, se mi dai la tua maglietta ti regalo un vassoio di lonza di maiale mantecata” (probabilmente si tratta di manteca colorá, ricetta tipica dell’Andalusia e dell’Estremadura). Il cartellone era rivolto a Sergio Ramos, capitano del Real Madrid e dalla nazionale spagnola. Ramos deve averlo visto e al termine della partita si è avvicinato ai tifosi con il cartellone, per dargli la sua maglietta e ricevere in cambio il vassoio di lonza di maiale mantecata. Nei video che circolano online, quando Ramos si avvicina agli spalti si sentono i tifosi urlare un po’ increduli. Poi, prima di rientrare negli spogliatoi, Ramos ha salutato il pubblico con il vassoio ancora in mano.

L’alternativa ecologica alla pipì fatta per strada

L'alternativa ecologica alla pipì fatta per strada

Il designer di Parigi Laurent Lebot ha brevettato, realizzato e distribuito i primi “Uritrottoir”, che in italiano diventerebbe urina-marciapiedi. Sono bagni pubblici disposti per strada per evitare che la gente faccia pipì sui marciapiedi. La pipì che si fa negli Uritrottoir finisce su della segatura o della paglia che di tanto in tanto viene raccolta e usata per diventare concime. Gli Uritrottoir riducono quindi un problema e sono anche, nel loro piccolo, utili all’ambiente. Al momento ne esistono in due versioni di diversa capienza e il costo medio è di circa tremila euro. SNCF – la società pubblica francese del trasporto ferroviario – ne ha fatti mettere due fuori dalla Gare de Lyon e progetta di metterne altri anche altrove.

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