Joe Biden ha dato dello «stupido figlio di puttana» a un giornalista di Fox News

Joe Biden ha dato dello «stupido figlio di puttana» a un giornalista di Fox News

Lunedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel corso di un evento sull’economia, ha insultato un giornalista di Fox News che gli aveva rivolto una domanda, chiamandolo «stupido figlio di puttana»: pensava probabilmente che il suo microfono fosse spento e quindi di non poter essere sentito.

Lo scambio tra Biden e il giornalista, Peter Doocy, è arrivato al termine di un evento sull’economia americana alla Casa Bianca. Mentre lo staff della Casa Bianca invitava i giornalisti presenti a uscire, in un momento di confusione, Doocy ha urlato a Biden una domanda inattesa: «Risponderebbe a una domanda sull’inflazione? Pensa che l’inflazione sia uno svantaggio politico in vista delle elezioni di midterm?».

Biden, mantenendo un sorriso di circostanza, ha risposto a mezza voce mentre Doocy già stava lasciando la sala, dicendo in tono sarcastico: «Una grande risorsa, più inflazione… che stupido figlio di puttana» (secondo altre interpretazioni dell’audio è più probabile che abbia detto “Grande domanda, questa. Più inflazione…”).

È piuttosto probabile che Biden pensasse in quel momento che il suo microfono non fosse attivo, e che stesse quindi commentando una domanda da lui ritenuta provocatoria: è piuttosto evidente che l’inflazione, cioè l’aumento dei prezzi di beni e servizi, sia uno svantaggio politico per chi si trova al governo. Doocy inoltre è noto per rivolgere spesso a Biden domande improvvise, per cercare di coglierlo alla sprovvista o impreparato.

Commentando la vicenda su Fox News, Doocy ha detto che un’ora dopo lo scambio Biden l’ha chiamato per chiedergli scusa, dicendo: «Non c’è niente di personale».

Al Quirinale fanno gli scatoloni

Al Quirinale fanno gli scatoloni

Il direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica, Giovanni Grasso, ha pubblicato su Twitter una fotografia piuttosto eloquente che mostra la preparazione degli scatoloni per il trasloco dal Quirinale, in vista dell’imminente fine del mandato da presidente di Sergio Mattarella e l’elezione del nuovo presidente.

La foto è accompagnata dal commento «Fine settimana di lavori pesanti…» ed è stata interpretata come un ulteriore segnale ai partiti sulla necessità di esprimere un nome nuovo per il presidente della Repubblica, dopo che in più occasioni Mattarella aveva fatto intendere che non fossero opportune le richieste per un suo secondo mandato. Il trasloco nei prossimi giorni riguarderà numerosi uffici del Quirinale e la residenza del presidente uscente, che si trasferirà in un’abitazione privata a Roma.

Sul Quirinale Letta, Conte e Speranza sono almeno d’accordo su fare i tweet uguali

Sul Quirinale Letta, Conte e Speranza sono almeno d'accordo su fare i tweet uguali

Nella mattina di mercoledì 19 gennaio il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha incontrato il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e quello di Liberi e Uguali, Roberto Speranza, per confrontarsi sul tema dell’imminente elezione del presidente della Repubblica. L’incontro è durato un paio di ore per verificare la disponibilità dei tre partiti a collaborare nell’identificare una persona da proporre per la presidenza, e che potrebbe poi essere discussa con gli altri partiti e con parte del centrodestra, che però al momento attende che Silvio Berlusconi comunichi qualcosa sulla propria disponibilità.

I tre leader si sono ripromessi di incontrarsi ancora prima di lunedì 24 gennaio, quando si terrà il primo scrutinio. Al termine dell’incontro Letta, Conte e Speranza hanno pubblicato lo stesso tweet, evidentemente concordato, per definirsi «aperti al confronto» e con un appello alla «responsabilità».

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