Quando Beckenbauer giocò la semifinale dei Mondiali del 1970 con un braccio fasciato

(ANSA-DPA)
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Il 17 giugno 1970 allo stadio Azteca di Città del Messico venne disputata Italia-Germania Ovest, la semifinale dei Mondiali di calcio di quell’anno, che in molti definiscono ancora oggi la «partita del secolo».

Il capitano della nazionale della Germania Ovest era Franz Beckenbauer, morto lunedì a 78 anni: due anni dopo avrebbe vinto il Pallone d’Oro, il massimo riconoscimento individuale del calcio europeo, e ai tempi veniva già considerato uno dei calciatori più forti in circolazione.

La partita finì 4 a 3 per l’Italia, che poi in finale venne battuta dal Brasile. Tuttavia, è ricordata anche per la grande determinazione mostrata da Beckenbauer, che giocò il finale dei tempi regolamentari e tutti i supplementari con un braccio fasciato. Si fece male verso il 20esimo minuto del secondo tempo, a causa di un’entrata scomposta del difensore italiano Pierluigi Cera. Nonostante l’infortunio, Beckenbauer decise di rimanere in campo per non lasciare i suoi compagni in inferiorità numerica: la Germania Ovest aveva infatti esaurito i cambi, e avrebbe dovuto giocare in dieci la parte finale del secondo tempo e tutti i supplementari.

Beckenbauer vinse il Mondiale quattro anni dopo, battendo in finale i Paesi Bassi, la nazionale del suo amico e rivale Johan Cruijff.

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