Banksy aveva un piano per far perdere Theresa May, ma non era proprio legale

Banksy aveva un piano per far perdere Theresa May, ma non era proprio legale

Il famoso artista Banksy ha dovuto ritrattare la sua offerta di regalare una stampa di un suo nuovo lavoro a chiunque avesse votato contro il partito Conservatore alle prossime elezioni britanniche, dopo che la Commissione Elettorale britannica gli aveva fatto presente che non era proprio una cosa legale, e che avrebbe invalidato l’esito delle elezioni. Qualche giorno fa Banksy, autore famoso in tutto il mondo ma di cui nessuno conosce la vera identità, aveva scritto su Instagram dicendo che avrebbe regalato la stampa di una sua opera agli elettori di alcuni collegi se gli avessero mandato una foto della scheda elettorale a dimostrazione di aver votato contro il partito Conservatore della prima ministra Theresa May.

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Questa mattina, tuttavia, con un nuovo messaggio Banksy ha detto di aver ritirato la sua offerta, dopo essere stato messo in guardia dalla Commissione Elettorale.

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Nel Regno Unito si voterà giovedì 8 giugno e i Conservatori sono avanti nei sondaggi.

È arrivata l’APPocalisse!

È arrivata l'APPocalisse!

Che cosa succederebbe se di colpo tutte le app sugli iPhone e iPad in giro per il mondo smettessero di funzionare? Apple ha provato a immaginarlo con un video, molto divertente, mostrato all’inizio della sua presentazione di ieri per l’apertura della Worldwide Developers Conference (WWDC), organizzata a San Jose, in California. Il corto “Appocalypse” mostra un ipotetico futuro in cui un disgraziato disattiva tutti i server di Apple, causando disastrose reazioni a catena e la nascita di alternative dal vero dei servizi delle principali app, compresi chirurghi che praticano il trapianto di facce per ottenere l’effetto di uno dei filtri più famosi di Snapchat.

Siamo già alla moviola della moviola in campo

Siamo già alla moviola della moviola in campo

Il 5 giugno Italia e Zambia hanno giocato in Corea del Sud il quarto di finale dei Mondiali di calcio Under 20: ha vinto l’Italia per 3-2, ai tempi supplementari, dopo essere andata in svantaggio per due volte e dopo aver giocato tutto il secondo tempo in 10 contro 11. Il difensore italiano Giuseppe Pezzella è stato espulso dopo che l’arbitro ha chiesto l’uso della VAR, cioè la “moviola in campo”. Ha visto una situazione su cui non era certo – fallo del difensore? fallo del portiere? rigore? simulazione dell’attaccante? – e ha chiesto a un altro arbitro di guardarne il replay e decidere per lui. L’arbitro in campo aveva prima deciso per il rigore contro l’Italia (che non c’era, perché l’attaccante simula) ma ha poi preferito chiedere l’aiuto della VAR, che ha deciso che il fallo c’era ma era avvenuto fuori area: quindi espulsione di Pezzella per fallo da ultimo uomo e punizione da fuori area per lo Zambia. Pezzella in realtà appoggia la mano sulla spalla dell’attaccante che però continua a correre senza esserne disturbato, e cade molto dopo. Dalla prossima stagione la VAR sarà anche in Serie A.

Giusto per curiosità: si giocava in Corea del Sud e l’arbitro era ecuadoriano. Come Byron Moreno, che ai Mondiali del 2002 arbitrò – con molti errori e successive polemiche – l’ottavo di finale tra Italia e Corea del Sud.

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