Il ristorante preferito dagli atleti del Villaggio olimpico

Il ristorante preferito dagli atleti del Villaggio olimpico

Sul Washington Post, Joshua Paltrow ha raccontato le difficoltà degli atleti impegnati a Rio nel procurarsi del cibo. A quanto pare, nel Villaggio olimpico ci sono solo un ristorante di bassa qualità e una mensa che Paltrow definisce simile a «una base militare in territorio ostile, ma con un menu meno ricco». L’unica altra possibilità è un ristorante fast food di McDonald’s, uno dei partner delle Olimpiadi, dove gli atleti possono mangiare gratis (McDonald’s è anche l’unico fast food presente nel villaggio olimpico). Il risultato, racconta Paltrow, è che spesso davanti al McDonald’s si formano code lunghe come un campo da calcio. Visto che alcuni atleti, ad esempio quelli che praticano il sollevamento dei pesi, ordinano quantità di cibo molto consistenti, gli impiegati sono stati costretti a mettere un limite alle ordinazioni: ogni atleta può ordinare un massimo di 20 piatti, altrimenti il suo ordine perde priorità e viene servito soltanto quando tutti gli altri sono stati consegnati.

Alcuni atleti praticano un regime alimentare molto severo, prestando grandissima attenzione alla qualità dei loro alimenti. Per molti altri, invece, mangiare in un fast food non sembra essere un problema. Jimmy Monien, allenatore della squadra di sollevamento pesi delle Mauritius, ha spiegato a Paltrow che non fa obiezioni all’alimentazione dei suoi atleti finché restano entro il peso previsto per la loro categoria. Anche alcuni dei più grandi campioni adottano lo stesso atteggiamento. Nel 2008, durante le Olimpiadi di Pechino, il corridore giamaicano Usain Bolt mangiava ogni giorno circa 100 “chicken nuggets”, bocconcini di pollo fritto, tra i principali piatti di McDonald’s.

Il video della caduta di Mo Farah nei 10mila metri (che però ha vinto lo stesso)

Il video della caduta di Mo Farah nei 10mila metri (che però ha vinto lo stesso)

Mo Farah, mezzofondista britannico fra i forti della storia nella sua disciplina, ha vinto la gara dei 10mila metri alle Olimpiadi in corso a Rio de Janeiro. Farah era nettamente favorito, e ha vinto staccando il kenyota Paul Tanui e l’etiope Tamirat Tola, ma la sua gara non è affatto filata liscia. A circa un terzo della gara Farah è inciampato cadendo improvvisamente a terra. Dopo un breve momento di esitazione, durante il quale è stato superato da una decina di altri atleti, Farah si è rialzato e ha ripreso a correre, riuscendo infine a vincere.

Farah è stato in un certo senso “fortunato”: se la distanza della gara fosse stata più breve o se la caduta fosse avvenuta nei minuti finali, le conseguenze sarebbero state molto più gravi. Il New York Times ha mostrato in un grafico la lenta rimonta di Farah dopo la caduta.

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Volete diventare degli “osservatori di Trump”?

Volete diventare degli "osservatori di Trump"?

Da giorni il controverso candidato Repubblicano alla presidenza americana Donald Trump sta suggerendo che le prossime elezioni potrebbero essere truccate per farlo perdere. Da qualche ora, sul sito ufficiale della campagna di Trump, è comparso un form per diventare “osservatori elettorali di Trump”: si possono inserire i propri dati e apparentemente entrare in una lista di persone il cui obbiettivo sarà quello di “impedire a Hillary Clinton di truccare queste elezioni”, come dice la stessa pagina. Non è ancora chiaro se Trump abbia davvero intenzione di mandare in giro gruppi di suoi sostenitori per “controllare” lo svolgimento del voto, previsto per l’8 novembre.

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