Cosa vedere al Salone dell’auto di Ginevra 2015

Se non ci siete mai stati o se l’unico salone dell’auto che avete visto finora è stato il Motor Show di Bologna fatevi un regalo: andate a Ginevra.

Salone di Ginevra

Quest’anno il Geneva International Motor Show si terrà dal 5 al 15 marzo, com’è solito al Palexpo di Ginevra, un gigantesco capannone su due livelli la cui struttura è – a mio avviso – la migliore tra tutte quelle dei saloni europei. Pur essendo fuori città, ci si arriva senza problemi con i mezzi pubblici o facendo un po’ di coda in auto, dentro invece lo spazio è grande abbastanza da ospitare gli stand faraonici delle case automobilistiche, ma non si deve correre all’aperto tra i padiglioni dispersi come a Parigi. Insomma, in un giorno si vede tutto comodamente e si ha anche il tempo di fare le foto e i commenti del caso.

Inoltre il costo del biglietto d’ingresso è più che onesto (16 franchi svizzeri, circa 15 euro) e Ginevra resta il principale salone europeo, quindi le novità più “succose” si trovano qui. È vero che per arrivarci bisogna mettere in conto un po’ di strada, ma da Milano ci sono treni abbastanza comodi e facendo una “macchinata” di amici dal Nord Italia i costi e la distanza sono sostenibili.

Le novità
Cosa ci sarà da vedere e commentare con i compagni di viaggio quest’anno? Di sicuro le nuove supercar: Ferrari 488 GTB, Aston Martin Vulcan, Audi R8, Ford GT, Honda NSX, Mercedes-AMG GT3 e le McLaren 675LT e P1 GTR. Tante come non succedeva da un po’.

Poi ci saranno le sportive un po’ più “umane”, come la Porsche Cayman GT4, la Honda Civic Type R e la Ford Focus RS, quest’ultima è una “tranquilla” berlina a trazione integrale da 320 CV, che ricorda tanto l’antenata Escort Cosworth. Cosa buona e giusta. La limousine Mercedes-Maybach Pullman da mezzo milione di euro e sei metri e mezzo di lunghezza merita uno sguardo anche solo perché – a meno che non viviate in Russia, Cina, Dubai o in una nazione governata da un dittatore – difficilmente ne vedrete un’altra dal vivo.

Per uno sguardo nel futuro più o meno prossimo ci sono le concept car. Stupenda la Kia Sportspace concept, prototipo di shooting brake che mostra quanto i coreani facciano sul serio e quanto talento ci sia nelle mani di Peter Schreyer, il capo del design del gruppo Hyundai e presidente di Kia, già conosciuto per aver firmato il Volkswagen New Beetle e la prima Audi TT. Sempre sul genere station wagon sportive ci sarà la Audi Prologue Avant, questo prototipo da oltre 5 metri – secondo le voci del settore – prefigura una futura ammiraglia della casa tedesca che andrà a dar fastidio alla rivale Mercedes-Benz CLS Shooting Brake.

Interessanti anche il concept Nissan Sway, che anticipa una nuova Micra più sportiva, il prototipo Lexus LF-SA – embrione di una futura rivale della Mini berlina – e quello Bentley, di cui per ora si sa solo che sarà una sportiva a due posti.

Tanti, tantissimi i SUV, anche perché pare che la gente in Europa oramai compri solo quelli. Tra i modelli che andranno in vendita a breve, saranno presentati Renault Kadjar (il Qashqai francese, per farla breve), SsangYong Tivoli, Hyundai Tucson (sostituisce la ix35, il design esterno è dell’italiano Nicola Danza) e Honda HR-V, omonimo dell’insolito e pionieristico crossover che la casa giapponese mise in commercio nel 1999. Tra quelli per cui bisognerà aspettare ancora un po’, invece, spicca l’Infiniti QX30, prototipo di SUV compatto figlio della sinergia tra il gruppo Renault-Nissan e Mercedes-Benz, che per l’occasione ha “donato” la base tecnica dei suoi modelli Classe A, B, CLA e GLA.

Tra le auto “per comuni mortali” date anche un’occhiata alla nuova Skoda Superb (ammiraglia ceca con qualità da Audi e prezzo da… Skoda), all’utilitaria Honda Jazz (affidabilità al top e spazio interno pure) e alla BMW Serie 2 Gran Tourer, il primo tentativo di monovolume a trazione anteriore e 7 posti di una casa che fino all’altro ieri faceva solo sportive “con gli attributi”.

Se volete, il 3 e 4 marzo – nei giorni riservati ai giornalisti che precedono l’apertura al pubblico – potrete ricevere un po’ di anticipazioni, foto, video, commenti e curiosità seguendomi all’account Twitter @andreafiorello. Liberi di scrivermi per chiedere o commentare qualcosa, in fondo i saloni dell’auto sono l’occasione per fare qualche “chiacchiera da bar” in un posto un po’ speciale.

Andrea Fiorello

Classe 1985, salentino di nascita e torinese d'adozione, laureato in giurisprudenza perché non si sa mai. Appassionato di motori ed economia, scrive di automobili dal 2009.