Ce lo meritiamo, il biscotto

Le indignazioni preventive sull’eventualità che Spagna e Croazia si accordino per un acrobatico due a due che eliminerebbe l’Italia dagli europei sono – perdonatemi il termine – roba da sfigati. Non solo perché riflettono un’inclinazione tipica di attribuire al prossimo quel che sta nei nostri pensieri, e rivelano più cose su di noi che sugli altri. Ma soprattutto perché mostrano una consueta rimozione dei propri fallimenti ed errori per indicare cause esterne e alibi autoassolutori, quella per cui la crisi economica italiana poi è colpa della Merkel e il disastro politico nazionale è per via della legge elettorale.

La verità è che l’Italia ha due punti, e il suo valore a oggi è due punti, e ieri ha buttato via una partita che poteva vincere bene, con modalità di inettitudine e mediocrità che non sono nuove alla storia della Nazionale. E che se non passerà il turno sarà solo per colpa di questa sua inettitudine, e non per presunti e vittimistici “biscotti” altrui (tutti da dimostrare, peraltro). La Germania, guarda un po’, ha vinto due partite e ha sei punti, e problemi di biscotti non ne ha: c’è un modo tradizionale e riconosciuto per passare il girone, vincendo le partite. E non venitemi a dire di quella volta in Spagna – sono un estimatore – perché vi ricordo che limpida limpida non fu neanche quella. Complimenti quindi a quelli di Tuttosport, che questa cosa l’hanno capita, mentre al Corriere dello Sport – in larga e sfigata compagnia – stanno ancora a raccontarsela.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).