La Thailandia ha liberato 18 soldati cambogiani tenuti prigionieri da luglio, dopo il nuovo accordo per il cessate il fuoco con la Cambogia

Il rientro dei soldati cambogiani liberati dalla Thailandia, il 31 dicembre del 2025 a Phnom Penh (AP Photo/Heng Sinith)
Il rientro dei soldati cambogiani liberati dalla Thailandia, il 31 dicembre del 2025 a Phnom Penh (AP Photo/Heng Sinith)

La Thailandia ha liberato 18 soldati cambogiani tenuti prigionieri da luglio, qualche giorno dopo la firma di un nuovo accordo per il cessate il fuoco tra i due paesi. I soldati sono arrivati la mattina del 31 dicembre all’aeroporto di Phnom Penh, la capitale cambogiana. Il ministero degli Esteri thailandese ha affermato che il loro rimpatrio è una dimostrazione di buona volontà per la tenuta del nuovo accordo tra Thailandia e Cambogia, che da settimane avevano ripreso a bombardarsi causando decine di morti e migliaia di sfollati, in violazione di un precedente accordo di cessate il fuoco che durava da fine luglio.

La questione tra i due paesi riguarda alcune zone di confine contese. Il confine fra Thailandia e Cambogia è lungo 820 chilometri e fu definito per la prima volta nel 1907 dalla Francia, che occupò come potenza coloniale la Cambogia fino al 1953. A luglio i due paesi si erano fatti la guerra in una delle zone contese, ma le dispute territoriali si inseriscono in una rivalità più ampia che ha ragioni storiche e che è fomentata da un diffuso nazionalismo da entrambe le parti.

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