La Corte Suprema di Israele ha sospeso la decisione del governo di chiudere la radio dell’esercito

La Corte Suprema di Israele ha sospeso la decisione del governo di chiudere Galei Zahal (GLZ), la radio controllata dall’esercito. Il ministro della Difesa, l’ultranazionalista Israel Katz, ne aveva proposto la chiusura sostenendo che fosse un’emittente faziosa che spesso trasmette contenuti «politici e divisivi non allineati con i valori dell’esercito». Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva appoggiato la chiusura affermando che l’esistenza di una radio controllata dai militari fosse incompatibile con una democrazia.
La decisione di chiudere la radio era stata molto criticata dall’opposizione e da diversi esperti e organismi per la difesa della libertà di stampa. La Corte Suprema ha deciso di sospendere la chiusura accogliendo la richiesta della procuratrice generale Gali Baharav-Miara, che aveva contestato difetti procedurali nella decisione del governo: aveva sostenuto che il governo israeliano non avesse l’autorità per chiudere GLZ e che una decisione di questo tipo potesse essere presa solo dal parlamento.
Nonostante sia controllata dall’esercito, a GLZ lavorano civili e militari e la radio è indipendente dal punto di vista editoriale. L’emittente è considerata piuttosto imparziale e oggettiva, e consente il dibattito tra opinioni differenti. In passato ha anche trasmesso contenuti critici nei confronti del governo e dell’esercito israeliano.


