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  • Venerdì 26 dicembre 2025

Per il calcio inglese non sarà il solito Boxing Day

Ogni anno moltissime squadre giocano il 26 dicembre: a questo giro però i campionati inferiori avranno più visibilità del solito

Un tifoso durante una partita tra Manchester United e Aston Villa, 21 dicembre 2025 (Catherine Ivill - AMA/Getty Images)
Un tifoso durante una partita tra Manchester United e Aston Villa, 21 dicembre 2025 (Catherine Ivill - AMA/Getty Images)
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Oggi, venerdì 26 dicembre, è il Boxing Day, una festa nazionale britannica e di tutto il Commonwealth. E come accade da più di un secolo, in Inghilterra si festeggia con un sacco di partite di calcio. Durante il Boxing Day, infatti, quasi tutte le squadre del paese giocano nelle rispettive leghe: dall’ora di pranzo a sera, dalla massima divisione del calcio inglese, la Premier League, fino alla quinta serie, la semi-professionistica National League.

Negli anni questa tradizione è diventata, anche all’estero, uno degli eventi più caratteristici del calcio inglese. Per molti appassionati di calcio è ormai una parte integrante delle festività natalizie e dei loro riti, un po’ come certe canzoni o certi film.

Quest’anno, però, la tradizione non verrà rispettata del tutto: per rispettare gli obblighi contrattuali con le emittenti e per le troppe partite nel calendario, oggi ci sarà una sola partita di Premier League: Manchester United contro Newcastle, alle 21 italiane. Si giocherà di più, invece, nelle leghe inferiori, che avranno un po’ di visibilità in più.

Il Boxing Day, letteralmente “giorno per fare le scatole”, è una ricorrenza che risale al Medioevo, anche se c’è chi ritiene che le sue vere origini starebbero addirittura nell’epoca tardo romana. L’origine del nome in realtà non è chiarissima, ma l’idea di fondo della festività, ufficialmente istituita nel 1871, era quella di donare qualcosa ai bisognosi o ai propri dipendenti.

Ogni 26 dicembre le cassette dell’offertorio delle chiese inglesi venivano aperte e i proprietari terrieri donavano una scatola ai lavoratori per ringraziarli del lavoro svolto durante l’anno (anche se la ragione principale era probabilmente quella di tenerseli buoni). Nella scatola c’erano regali e cibo e ai lavoratori veniva concesso anche il giorno libero per stare con la propria famiglia.

Tuttavia i lavoratori, come facevano molti uomini dall’Ottocento in poi, iniziarono a dedicare il Boxing Day (o parte di esso) al calcio. Già a livello amatoriale – prima che arrivasse la First Division (l’antenato della Premier League) nel 1888, ma anche prima che il Boxing Day venisse istituito ufficialmente – si organizzavano partite di ogni genere sia il giorno di Natale che il 26 dicembre; tutte comunque a livello locale. La prima partita (ufficiosa) del Boxing Day risale però al 1860 a Sheffield, quando si affrontarono le due squadre di calcio più antiche del mondo, lo Sheffield FC e l’Hallam FC. Lo Sheffield vinse 2 a 0 pur avendo giocato con qualche calciatore in meno poiché le regole del calcio erano ancora parecchio fluide, molto diverse da un posto all’altro.

La tradizione di giocare due partite consecutive tra il 25 e il 26 dicembre si interruppe solo alla fine degli anni Cinquanta. Calciatori, arbitri, allenatori e dirigenti non volevano più giocare due giorni consecutivi (allora si giocava anche l’1 gennaio) e almeno il 25 dicembre preferivano passarlo in famiglia. C’erano anche problemi di ordine pubblico, soprattutto per quanto riguardava i trasporti. Nel 1958 si decise quindi di abolire la giornata di campionato nel giorno di Natale, almeno nella massima serie, lasciando però invariato il Boxing Day.

Una partita tra West Ham United e Reading durante il Boxing day del 2007 (Julian Finney/Getty Images)

Una partita tra West Ham United e Reading durante il Boxing Day del 2007 (Julian Finney/Getty Images)

Comunque, era già capitato che non si giocasse il Boxing Day. Dalla fine della Seconda guerra mondiale alla fine degli anni Settanta, per esempio, la tradizione saltava ogni volta che il 26 dicembre era domenica, quando era sconsigliato giocare a calcio (nonché poco conveniente, dato che era illegale vendere i biglietti delle partite).

Da quando le partite della domenica furono sdoganate, secondo il giornale inglese Times, i casi più eclatanti furono il 1993, quando si giocarono solo tre partite di massima divisione, e il 1981, quando se ne giocarono solo due causa brutto tempo.

Quest’anno, invece, il problema è che il Boxing Day è venerdì. È già capitato (nel 2014, l’ultima volta), ma quest’anno le squadre inglesi hanno molte partite da giocare e la Premier League aveva, di conseguenza, pochissimi weekend liberi per rispettare gli obblighi contrattuali con le televisioni. Per questo ha deciso di “rinunciare” al Boxing Day evitando di riempire ulteriormente il calendario dei propri calciatori e mettendo nove delle dieci partite della 18esima giornata (quelle di questo weekend, appunto) tra sabato 27 e lunedì 29 dicembre, lasciando solo una partita nel Boxing Day.

Per molti tifosi c’è il rischio che possa diventare un precedente pericoloso, che potrebbe compromettere questa apprezzata tradizione. Ma in verità per il resto del calcio inglese cambierà poco: tutte le partite della 23esima giornata di Championship (la seconda divisione) si giocheranno tra le 13:30 e le 18:30 (ora italiana), e lo stesso varrà per la 22esima giornata di Football League One (la terza divisione) e di Football League Two (la quarta divisione) e per la 24esima giornata di National League, che si giocherà tutta contemporaneamente alle 16.