L’ex primo ministro del Pakistan Imran Khan e la moglie Bushra Bibi sono stati condannati ad altri 17 anni di carcere

L’ex primo ministro del Pakistan, Imran Khan, e sua moglie Bushra Bibi sono stati condannati a 17 anni di carcere, che si sommano a quelli che stanno già scontando in prigione. Un tribunale li ha ritenuti colpevoli di aver violato la legge sui regali ai funzionari governativi, per aver rivenduto alcuni gioielli a loro donati, tra cui quelli ricevuti durante una visita del 2021 del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. L’avvocato della famiglia Khan ha detto che faranno ricorso, perché ritengono queste condanne politicamente motivate.
La legge pakistana prevede che i funzionari possano conservare i regali a patto che versino allo Stato il corrispettivo del loro valore di mercato. Khan e Bibi erano accusati di averli valutati, e dunque pagati, meno di 10mila dollari, contro un valore reale di circa 300mila (rispettivamente 8.500 e 243mila euro).
Khan è in carcere dall’agosto del 2023. Negli anni è stato incriminato per decine di reati. Da quando è in carcere ci sono state periodiche proteste per chiedere la sua scarcerazione, represse dal governo. Bibi era la leader di queste proteste, finché non è stata incarcerata anche lei, lo scorso gennaio. Khan, un ex giocatore di cricket, fu primo ministro dal 2018 al 2022, con il partito populista di sinistra Movimento pakistano per la giustizia (Pakistan Tehreek-e-Insaf, PTI). Fu rimosso dall’incarico con una mozione di sfiducia dopo aver perso il sostegno delle forze armate, che in Pakistan sono molto potenti.


