La Francia non riuscirà ad approvare la legge di bilancio entro la fine dell’anno

(EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON)
In Francia la commissione mista che era stata incaricata di provare a redigere un testo di compromesso per il progetto di legge finanziaria (o PLF, la seconda parte della legge di bilancio) non ha raggiunto un accordo. La Francia quindi non riuscirà ad approvare la legge di bilancio entro la fine dell’anno, e dovrà ricorrere a un provvedimento d’emergenza per estendere il bilancio del 2025 al prossimo anno.
Non era affatto scontato che ci fosse un compromesso, nonostante il recente risultato del primo ministro Sébastien Lecornu, che martedì era riuscito a far approvare dal parlamento la prima parte della legge (sul finanziamento della sicurezza sociale, o PLFSS), quella che conteneva anche la sospensione della criticata riforma delle pensioni introdotta nel 2023 su spinta del presidente Emmanuel Macron.
Era stata una vittoria per Lecornu poiché i suoi due predecessori, Michel Barnier e François Bayrou, non ci erano riusciti e avevano dovuto ricorrere all’articolo 49.3 della Costituzione, che permette di forzare l’approvazione di una legge evitando il voto dei deputati, e i loro governi erano poi stati sfiduciati. Lecornu si era invece impegnato coi Socialisti a non farlo. Ha riconosciuto «il fallimento» della commissione, criticando l’indisponibilità di «alcuni parlamentari» ad accordarsi, e ha convocato lunedì una riunione del governo dove sarà presentata la legge per l’esercizio provvisorio.
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