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  • Venerdì 19 dicembre 2025

La storia finora più sorprendente dai Mondiali di freccette

La vittoria in rimonta dell'esordiente keniano David Munyua

Un'esultanza di David Munyua, 30 anni (Andrew Redington/Getty Images)
Un'esultanza di David Munyua, 30 anni (Andrew Redington/Getty Images)

Si stanno tenendo in questi giorni a Londra i Mondiali di freccette, spettacolari sia per le prestazioni dei giocatori sia per il colorato e chiassoso pubblico dell’Alexandra Palace, l’edificio vittoriano in cui si stanno svolgendo. Siamo ancora al primo turno, una sorta di sessantaquattresimi di finale, ma si sono già visti diversi risultati inattesi. La sorpresa più grande finora è stata senza dubbio la vittoria del keniano David Munyua contro il belga Mike De Decker.

Munyua ha 30 anni ed era all’esordio non solo ai Mondiali, ma anche a un torneo giocato in Europa: prima di questo viaggio a Londra non era mai uscito dall’Africa. Lavora come veterinario in Kenya, mentre De Decker è un giocatore professionista, il numero 18 del ranking ai Mondiali, e lo scorso anno aveva vinto un torneo importante come il World Grand Prix.

È stata una vittoria sorprendente anche per il modo in cui è arrivata: in rimonta, dopo che Munyua era stato in svantaggio per 2 set a 0 (in questo turno del torneo vince chi arriva per primo a 3 set, e in ciascun set bisogna vincere 3 leg, cioè turni in cui dal punteggio di 501 si deve scendere fino allo 0 esatto).

Sul punteggio di 2 set a 1 per lui e 2 leg pari De Decker ha avuto tre match darts, cioè freccette che se avesse tirato giuste su un doppio (bisogna sempre chiudere con un tiro doppio, in cui la freccetta finisca cioè nel rettangolino più esterno di uno spicchio) avrebbe vinto la partita. Le ha fallite tutte e tre, disturbato anche dal pubblico che ha tifato per Munyua, e contro di lui, in modo abbastanza plateale, cosa di cui alla fine della partita si è lamentato. Quando infine Munyua ha completato la rimonta e chiuso la partita con un doppio 20, all’Alexandra Palace si è scatenato il pandemonio.

Scene di ordinario delirio all’Alexandra Palace di Londra

Non sono state solo le occasioni fallite da De Decker a consentire a Munyua di vincere, comunque. Lui stesso ci ha messo molto del suo, facendo cose abbastanza eccezionali come due 180 di fila (in ogni turno un giocatore tira tre freccette, e 180 è il punteggio massimo ottenibile, centrando tre tripli 20) e una chiusura di leg colpendo un triplo 20 e un bull, cioè il centro esatto del bersaglio.

Quest’ultima chiusura in particolare, fatta quando gli mancavano 135 punti con un 25, un triplo 20 e un bull (che vale 50), è arrivata in un momento decisivo, nel quinto set quando De Decker era in vantaggio per 1-0 nei leg e a 4 punti da chiudere il secondo leg. Da quel momento in poi Munyua ha preso sempre più coraggio, e De Decker è sembrato perdere certezze: il keniano ha chiuso infine sul 3-1 nel quinto e decisivo set.

La giocata della partita

Munyua si è qualificato ai Mondiali vincendo l’African darts group championship qualifier, cioè il torneo africano di qualificazione. È diventato il primo keniano a vincere una partita dei Mondiali; alla radio della BBC ha raccontato che in Kenya ci sono stati grandi festeggiamenti per questa sua vittoria. Ha detto anche di sperare che possa essere uno stimolo alla crescita di questo sport in Africa, visto che tra l’altro «le freccette sono un gioco semplice, non ti servono ettari di terra per farlo, basta una stanza con un bersaglio e le freccette».

Al secondo turno Munyua affronterà il vincente della partita tra l’inglese Matthew Dennant e il nederlandese Kevin Doets, che si gioca venerdì. I Mondiali di freccette andranno avanti fino al 3 gennaio e in Italia sono trasmessi da DAZN.

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