Campari venderà l’amaro Averna e il mirto Zedda Piras all’azienda Illva Saronno Holding

Una bottiglia di Campari e una di Averna sul bancone di un bar (ANSA/FRANCO SILVI)
Una bottiglia di Campari e una di Averna sul bancone di un bar (ANSA/FRANCO SILVI)

Campari, una delle società italiane più note e importanti nel settore delle bevande, venderà i marchi dell’amaro Averna e del mirto di Sardegna Zedda Piras a Illva Saronno Holding, azienda della provincia di Varese che tra le altre cose controlla il marchio Disaronno. L’operazione vale 100 milioni di euro e dovrebbe essere completata nella prima metà del 2026.

In base all’accordo tra Campari e Illva, verrà creata una nuova società che si occuperà degli affari legati ad Averna e Zedda Piras: la proprietà intellettuale dei marchi verrà data a questa nuova azienda, a cui saranno ceduti anche i rispettivi stabilimenti produttivi in provincia di Caltanissetta e in quella di Alghero, alcuni dipendenti e le attività correlate.

La notizia che Campari volesse vendere tre dei marchi che controlla (questi due e Braulio) era stata diffusa a fine novembre dal Corriere della Sera sulla base di alcune «indiscrezioni». L’operazione sembra coerente con l’intenzione annunciata da Simon Hunt, nuovo amministratore delegato dell’azienda, di abbandonare i marchi meno redditizi: l’obiettivo è concentrarsi su quelli più remunerativi, in particolare Aperol e Campari, notoriamente legati al mercato degli aperitivi. Zedda Piras era stata acquisita dal gruppo Campari nel 2002, Averna e Braulio nel 2014.