L’ATP ha introdotto due regole per gestire il caldo eccessivo durante le partite di tennis

Novak Djokovic si rinfresca versandosi dell'acqua sulla testa a New York, Stati Uniti, 5 settembre 2023 (AP Photo/Manu Fernandez)
 
Novak Djokovic si rinfresca versandosi dell'acqua sulla testa a New York, Stati Uniti, 5 settembre 2023 (AP Photo/Manu Fernandez)
 

L’ATP, l’organizzazione che gestisce i tornei professionistici maschili di tennis, ha approvato un protocollo per gestire le partite quando fa molto caldo. La regole prevedono due novità e si basano sulla Wet Bulb Globe Temperature (WBGT), una grandezza calcolata tenendo conto della temperatura ambientale, dell’umidità e dell’impatto del vento e della luce solare.

La prima novità riguarda la possibilità per i giocatori di chiedere una sospensione di 10 minuti dopo la fine del secondo set, quando la WBGT ha superato i 30,1 °C durante i primi due set di una partita da tre set: nella pausa i giocatori potranno bere, cambiarsi, andare negli spogliatoi per fare una doccia e parlare con l’allenatore. La seconda misura prevede una sospensione delle partite se la WBGT supera i 32,2 °C. Anche se si indicano allo stesso modo, le rilevazioni WBGT non equivalgono a quelle della temperatura dell’aria che usiamo quotidianamente: per esempio le misurazioni WBGT vengono fatte al sole, diversamente da quelle classiche che avvengono all’ombra.

Le regole saranno introdotte a partire dalla stagione 2026, che comincerà a gennaio, e non si applicheranno ai 4 tornei del Grande Slam, quelli più importanti che si giocano su 5 set: questi non sono organizzati dall’ATP e hanno regole proprie in caso di alte temperature.

Negli ultimi anni molti giocatori si erano lamentati della mancanza di norme nel circuito ATP in caso di forte caldo, una condizione sempre più frequente per via del cambiamento climatico, che può compromettere lo svolgimento delle partite. Nel tennis femminile, che è gestito dalla WTA e non dall’ATP, le norme in caso di caldo eccessivo esistono dal 1992: il regolamento attuale già prevede le due regole introdotte dall’ATP, con il medesimo funzionamento e le stesse soglie di temperatura.