Il governo spagnolo ha multato Airbnb per 64 milioni di euro

Il ministero dei Diritti sociali del governo spagnolo ha multato la piattaforma Airbnb per 64 milioni di euro, per non aver rimosso dal proprio sito 65mila annunci che violavano alcune norme spagnole, molto severe in materia di affitti brevi. In particolare alcuni alloggi pubblicizzati sulla piattaforma non avevano il numero di registrazione obbligatorio, o ne avevano uno irregolare. In altri casi non era specificato se il proprietario dell’alloggio era un professionista del settore dell’accoglienza o una persona che semplicemente metteva in affitto una stanza o una casa, cosa che in Spagna ha ricadute sulle tutele che vanno garantite al cliente.
Secondo il governo i 64 milioni di euro della sanzione corrispondono a sei volte il guadagno che Airbnb ha ottenuto grazie agli annunci illeciti, nel periodo in cui questi sono rimasti online. Il ministero aveva avviato le pratiche per la sanzione a dicembre del 2024, dopo aver segnalato ad Airbnb le inserzioni e averle chiesto di rimuoverle. Airbnb aveva fatto ricorso contro l’ordine di rimozione, ma aveva perso, e alla fine di luglio era stata costretta a togliere le inserzioni.
In Spagna c’è da anni un acceso dibattito (che in alcuni casi ha alimentato anche proteste di piazza) sulle conseguenze del turismo di massa. Il governo spagnolo, insieme alle amministrazioni locali, è uno di quelli che in Europa si sta impegnando di più per limitarlo.


