La Commissione europea ha perquisito la sede europea dell’e-commerce cinese Temu

La Commissione europea ha perquisito a Dublino, in Irlanda, la sede europea di Temu, la piattaforma di e-commerce cinese che vende un po’ di tutto a prezzi molto bassi. La perquisizione è stata compiuta senza preavviso nell’ambito di un’indagine su possibili violazioni delle norme europee sulle sovvenzioni ricevute dall’estero, e in questo caso dalla Cina. In particolare, la Commissione accusa Temu di aver violato il Regolamento UE sulle sovvenzioni estere, attraverso cui la Commissione può indagare aziende che ritiene abbiano ottenuto un vantaggio competitivo grazie a sovvenzioni governative straniere. Al momento non ci sono informazioni più specifiche sul modo in cui Temu avrebbe violato il regolamento. La notizia della perquisizione era stata data mercoledì da fonti anonime a conoscenza dei fatti ad alcune testate, ed è stata confermata giovedì da un portavoce della stessa Commissione.
La Commissione europea aveva già avviato un’indagine contro Temu l’anno scorso, in quel caso accusandola non aver fatto abbastanza per impedire la vendita di prodotti illegali sull’app e sul sito: cioè di oggetti non a norma secondo le leggi europee (tra questi ci sono giocattoli per bambini e piccoli oggetti elettronici). In questo caso Temu è accusata di aver violato il Digital Services Act, normativa europea che regolamenta il modo in cui le piattaforme online funzionano all’interno dell’Unione.


