La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha votato a favore del processo contro Vittorio Sgarbi, per aver diffamato Rocco Casalino

(ANSA/ETTORE FERRARI)
(ANSA/ETTORE FERRARI)

La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera – commissione parlamentare che ha il compito di decidere se consentire procedimenti penali contro parlamentari o ministri – ha votato a favore della richiesta di processare l’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi per diffamazione ai danni di Rocco Casalino, ex portavoce di Giuseppe Conte, del Movimento 5 Stelle.

I fatti contestati risalgono al 2020, quando Sgarbi era deputato per il centrodestra (oggi è sindaco di Arpino, in provincia di Frosinone): in una trasmissione tv di Rete 4 criticò diversi esponenti dell’allora governo Conte, e definì Casalino «checca inutile». Nel 2023 Sgarbi era stato condannato in primo grado a mille euro di multa, al pagamento delle spese processuali e a un risarcimento per Casalino. In appello aveva sostenuto che gli insulti a Casalino fossero una libera manifestazione del suo pensiero e che per tale motivo era protetto dall’immunità parlamentare e non processabile senza autorizzazione della Camera. Adesso toccherà alla Camera votare su quanto deciso dalla Giunta per confermarlo oppure no.