Kilmar Abrego Garcia sarà scarcerato, dopo essere stato espulso dagli Stati Uniti a El Salvador, rimpatriato e di nuovo arrestato

Un giudice federale del Maryland ha ordinato l’immediata scarcerazione di Kilmar Abrego Garcia, un uomo salvadoregno che l’ICE, agenzia federale per il controllo delle frontiere e dell’immigrazione, ha arrestato più volte e teneva in custodia da fine agosto. Abrego Garcia vive da anni negli Stati Uniti con regolare permesso di soggiorno e da mesi è diventato suo malgrado una specie di simbolo delle politiche repressive e arbitrarie contro l’immigrazione da parte dell’amministrazione del presidente Donald Trump.
A marzo era stato ingiustamente espulso e mandato a El Salvador, accusato di appartenere a un gruppo criminale; a giugno era stato riportato negli Stati Uniti, ma arrestato dall’ICE con l’accusa di aver favorito l’immigrazione illegale; ad agosto era stato rilasciato in attesa di giudizio e poi riarrestato il 25 agosto. Da allora l’ICE ha cercato di espellerlo in vari paesi, compresi Costa Rica, Liberia e Uganda, senza riuscirci (per mancati accordi con i paesi riceventi).
La corte del Maryland ha deciso che Abrego Garcia era detenuto illecitamente e che dovrà attendere il processo in cui è imputato in libertà, sotto la custodia del fratello: potrà lasciare casa sua solo per andare al lavoro, partecipare a funzioni religiose e sottoporsi a visite mediche.


