Un detenuto è evaso dal carcere di Milano Opera calandosi dalla finestra con delle lenzuola

L'ingresso del carcere di Milano Opera (ANSA/MATTEO CORNER)
L'ingresso del carcere di Milano Opera (ANSA/MATTEO CORNER)

Domenica mattina presto un detenuto del carcere di Milano Opera è evaso segando le sbarre delle finestre e calandosi giù con delle lenzuola annodate, per poi superare il muro di cinta alto 6 metri del carcere, non è chiaro come. La polizia lo sta cercando. La notizia dell’evasione e delle modalità con cui è avvenuta è stata data da Gennarino De Fazio, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Uilpa. Del detenuto in questione si sa che ha 41 anni e che stava scontando una pena fino al 2048. Tra le cose da capire c’è anche se sia stato aiutato da qualcuno o meno.

Le evasioni non sono rare in Italia, ma è raro che avvengano in questo modo: è più frequente che le persone detenute evadano quando si trovano all’esterno del carcere, per esempio attraverso permessi di lavoro, permessi premio o quando sono in regime di semilibertà. Tra le cause delle evasioni c’è il sovraffollamento, che rende più difficile sorvegliare gli spazi e i detenuti. Milano Opera ha oltre 1.388 detenuti, anche se i posti disponibili sono 918. Secondo i dati comunicati quest’anno dal Garante dei diritti delle persone detenute della Lombardia è il secondo carcere più sovraffollato della Lombardia dopo San Vittore. La Lombardia, a sua volta, è tra le regioni italiane in cui il sovraffollamento carcerario è più grave: è pari al 154,2 per cento, secondo i dati del 2024 dell’associazione Antigone.

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