Il Garante della privacy ha ordinato di togliere gli audio dei genitori di Yara Gambirasio nella docuserie sul suo omicidio

Il Garante della Privacy ha ordinato alla società di produzione televisiva Quarantadue di eliminare le registrazioni dei messaggi inviati dai genitori di Yara Gambirasio alla figlia dopo la sua scomparsa, nella docuserie dedicata al seguitissimo caso di cronaca. La serie, dal titolo Il caso Yara – Oltre ogni ragionevole dubbio, è uscita nel 2024 su Netflix. La società dovrà anche pagare una sanzione di 40mila euro. Contro la decisione può essere presentato un appello. I genitori non avevano partecipato alla realizzazione della serie e avevano presentato una denuncia poco dopo la sua uscita, nel 2024.
Il provvedimento del garante riguarda 46 registrazioni, fra cui ci sono anche dei messaggi lasciati dalla madre Maura Panarese alla segreteria telefonica della figlia prima di sapere che fosse morta (il cadavere venne ritrovato tre mesi dopo la scomparsa). Secondo il Garante questi audio non hanno alcuna rilevanza per le indagini e quindi la loro diffusione non sarebbe giustificata dal diritto di cronaca e costituirebbe un’intrusione illegittima nella vita privata della famiglia. La società si era giustificata dicendo che le registrazioni erano già pubbliche in quanto contenute nei documenti processuali.


