L’Ucraina ha colpito due petroliere russe nel mar Nero

Una delle due petroliere a fuoco nel mar Nero, il 29 novembre 2025, in una foto scattata dai soccorritori turchi (ANSA/EPA/Turkish Directorate General for Maritime Affairs)
Una delle due petroliere a fuoco nel mar Nero, il 29 novembre 2025, in una foto scattata dai soccorritori turchi (ANSA/EPA/Turkish Directorate General for Maritime Affairs)

Fra venerdì e sabato due petroliere russe che navigavano nel mar Nero sono state colpite e danneggiate da droni marini, cioè delle piccole barche pilotate da remoto cariche di esplosivo, partite dall’Ucraina. Le due navi appartengono alla cosiddetta “flotta fantasma” russa, di cui fanno parte quelle navi che trasportano clandestinamente il petrolio per aggirare le sanzioni contro la Russia, ed erano entrambe soggette a sanzioni.

Il Caspian Pipeline Consortium, la società che gestisce l’omonimo oleodotto fra Russia e Kazakistan, ha detto di aver interrotto temporaneamente le sue spedizioni dal porto russo di Novorossiysk, nel Mar Nero, dopo che un attacco aveva danneggiato un punto di ormeggio. In nessuno dei tre eventi sono stati segnalati morti o feriti.

Gli attacchi alle petroliere russe sono considerati come un tentativo dell’Ucraina di mostrare di essere in grado di colpire la Russia in uno dei suoi settori più rilevanti: il commercio del petrolio che il regime di Putin usa per finanziare la sua guerra di invasione, aggirando le sanzioni.

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