Il presidente di Taiwan ha proposto di aumentare il budget per la difesa di più di 30 miliardi di euro, per proteggersi dalla Cina

Il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, ha annunciato che presenterà una proposta per aumentare dell’equivalente di 34 miliardi di euro il budget dello Stato riservato alla difesa, all’acquisto di armi e alla realizzazione di un sistema di difesa aerea e intercettazione di missili chiamato “Taiwan Dome”. L’aumento sarà distribuito su otto anni, dal 2026 al 2033: nei mesi scorsi Lai aveva già annunciato l’intenzione di aumentare la spesa militare del paese fino al 5 per cento del PIL entro il 2030. L’obiettivo della proposta è proteggere Taiwan dalla Cina nel caso di un’eventuale aggressione militare.
Wellington Koo, ministro della Difesa Taiwan, ha specificato che i 40 miliardi saranno utilizzati per acquistare missili di precisione e altre armi dagli Stati Uniti, il principale alleato internazionale del paese.
Taiwan ha 23 milioni di abitanti e si governa autonomamente, in maniera democratica. La Cina però rivendica l’isola come proprio territorio, e da tempo minaccia di conquistarlo con la forza. Negli ultimi giorni nel mezzo della crisi tra Cina e Taiwan si è inserito anche il Giappone. La prima ministra Sanae Takaichi ha detto che se la Cina dovesse invadere Taiwan il Giappone potrebbe considerare l’attacco all’isola come una «minaccia esistenziale», e rispondere militarmente: dopo le reazioni dure dei media e dei diplomatici cinesi, la Cina ha messo in atto diverse forme di ritorsione.
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