La Georgia ha archiviato le accuse contro Donald Trump sul tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020

Donald Trump (AP Photo/Andrew Harnik)
Donald Trump (AP Photo/Andrew Harnik)

La Georgia ha archiviato le accuse contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel processo per il tentativo di sovvertire i risultati delle elezioni presidenziali del 2020 nello stato, vinte dall’avversario Democratico Joe Biden. Secondo il procuratore Peter Skandalakis non ci sono elementi legali abbastanza solidi per arrivare a una condanna in tempi utili, e per lo stato cercare un modo per portare avanti il processo contro Trump sarebbe «illogico» e «inutilmente gravoso».

Quello in Georgia era l’ultimo di quattro grossi processi a carico di Trump, e riguardava in particolare una telefonata che Trump fece con il segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger, in cui Trump tentò di convincerlo a «trovare 11.780 voti» necessari per spostare il risultato delle elezioni in Georgia, e di conseguenza quello generale, in suo favore. Secondo Skandalakis quella telefonata è interpretabile: Trump potrebbe aver chiesto di «trovare» i voti nel senso di fabbricarli (l’interpretazione che ne diede la giudice che aprì il caso contro di lui, che è stata poi allontanata con accuse di scarsa imparzialità), oppure era davvero convinto che ci fossero stati brogli, e quindi aveva chiesto a Raffensperger di indagare e «trovare» quelle presunte irregolarità.

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