Si è dimesso il portavoce del ministro della Cultura per dei comunicati a favore del candidato della destra in Campania

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a una conferenza stampa con il candidato della destra in Campania, Edmondo Cirielli, a Napoli, il 21 novembre 2025 (ANSA)
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a una conferenza stampa con il candidato della destra in Campania, Edmondo Cirielli, a Napoli, il 21 novembre 2025 (ANSA)

Venerdì Piero Tatafiore, il portavoce del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso. Un articolo di Artribune aveva notato e molto criticato tre comunicati che il sito ufficiale del ministero aveva diffuso, riguardo alla campagna elettorale per le regionali in Campania. In quei comunicati il ministero riportava alcune frasi di Giuli a sostegno del candidato della destra, Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia, definito dal ministro «la personificazione della cultura di governo». Dopo la pubblicazione dell’articolo, i deputati campani del PD avevano a loro volta protestato, ritenendo «uno strappo istituzionale» l’utilizzo dei canali ufficiali del ministero per fare campagna elettorale.

In seguito alle polemiche Tatafiore ha annunciato così le sue dimissioni, venerdì sera: «Ho appena comunicato […] le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di capoufficio stampa del MIC [l’acronimo del ministero, ndr]. L’utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso».