In Spagna la Corte Suprema ha condannato il procuratore generale per rivelazione di segreto d’ufficio

Álvaro García Ortiz esce dal tribunale il 13 novembre 2025 (ANSA/EPA/J.J. Guillen)
Álvaro García Ortiz esce dal tribunale il 13 novembre 2025 (ANSA/EPA/J.J. Guillen)

Giovedì la Corte Suprema spagnola ha condannato a due anni di interdizione dai pubblici uffici il procuratore generale Álvaro García Ortiz per rivelazione di segreto d’ufficio in un caso di frode fiscale. È il primo procuratore generale a essere stato indagato e poi processato in Spagna da quando è finita la dittatura di Francisco Franco, nel 1975: la condanna ha anche un notevole peso politico, dato che coinvolge i due principali partiti rivali.

García Ortiz era stato nominato nel 2022 direttamente dal primo ministro Pedro Sánchez, che l’ha difeso in questi mesi, mentre Alberto González Amador, l’imprenditore che aveva denunciato García Ortiz, è il compagno della presidente della regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, una dei leader del Partito Popolare, ossia il principale partito di opposizione, di centrodestra.

García Ortiz, che si è sempre dichiarato innocente, era stato accusato di aver fornito ai giornali spagnoli alcune email che si erano scambiati la procura di Madrid e l’avvocato di González Amador, il quale è ora imputato per frode in un processo. In queste mail si diceva informalmente che González Amador era pronto ad ammettere la sua colpevolezza per alcuni reati fiscali e a pagare il dovuto allo Stato, in cambio di uno sconto di pena. Non è però ancora chiaro chi secondo i giudici ha dato le mail ai giornali: lo si saprà probabilmente con la pubblicazione delle motivazioni della sentenza.

Durante il processo sono stati ascoltati più di 40 testimoni, inclusi alcuni giornalisti che avevano ricevuto queste email, che però hanno invocato il segreto professionale che permette loro di rifiutarsi di rivelare le proprie fonti. L’accusa aveva chiesto fino a sei anni di carcere e fino a 12 di interdizione.

Alcune fonti del governo hanno detto al País di volere aspettare la pubblicazione della sentenza completa per commentare, di non condividere la decisione della Corte ma che il governo nominerà un nuovo procuratore nei prossimi giorni. García Ortiz dovrà anche pagare una multa di 7.200 euro e un risarcimento di 10mila euro a González Amador. Non potrà fare ricorso (la sentenza della Corte Suprema è inappellabile), ma potrebbe provare a chiedere un annullamento per portare poi il suo caso davanti alla Corte costituzionale, un tentativo con una probabilità di riuscita molto bassa.

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