In Nigeria è stato condannato all’ergastolo il leader del movimento separatista del Biafra

Nnamdi Kanu in una foto del 2016
Nnamdi Kanu in una foto del 2016 (AP Photo)

Un tribunale di Abuja, in Nigeria, ha condannato all’ergastolo per terrorismo Nnamdi Kanu, storico leader del movimento secessionista Indigeni del Biafra (che prende il nome dall’omonima regione nel sudest, dove si trovano i maggiori giacimenti di petrolio del paese). Kanu era stato arrestato una prima volta nel 2015 e di fatto il suo caso giudiziario era aperto da allora. Il suo ultimo arresto, nel 2021 dopo una fuga all’estero, aveva causato proteste e durante il processo di questo autunno ce ne sono state altre, anche se assai più contenute. In tutto ha ricevuto quattro ergastoli, da scontare insieme, ma non la pena di morte che era stata chiesta dall’accusa.

Gli Indigeni del Biafra hanno anche un’ala militare a cui negli anni sono state attribuite varie uccisioni, anche se il movimento ha sempre negato di esserne responsabile. Secondo il tribunale, Kanu avrebbe ordinato di fare attacchi contro le forze di sicurezza statali e avrebbe fomentato le vaste proteste contro la polizia del 2020. La Repubblica del Biafra fu uno stato secessionista esistito tra il 1967 e il 1970, quando fu di nuovo incorporato nella Nigeria al termine di una guerra civile. La guerra causò la morte di milioni di persone, anche per la fame dovuta al blocco dei beni di prima necessità messo in atto dal governo centrale contro la regione.