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  • Lunedì 17 novembre 2025

A breve un’altra quota di chiamate dei call center sarà bloccata

Quelle dai numeri cellulari: mercoledì entra in vigore la seconda parte delle regole per limitare il telemarketing

(Getty Images)
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Da mercoledì 19 novembre entra in vigore la seconda parte delle nuove regole per limitare le chiamate promozionali dei call center, il cosiddetto telemarketing, che continuano nonostante i vari tentativi di impedirle. Le nuove regole erano state annunciate a maggio dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), e prevedono che gli operatori telefonici applichino dei “filtri” per bloccare in automatico tutte le chiamate fatte da paesi esteri ma che si presentano con finti numeri italiani. Ad agosto sono state bloccate le chiamate con finti numeri fissi con prefissi italiani: fra due giorni saranno bloccate quelle provenienti da telefoni cellulari.

In questi casi si parla di spoofing telefonico, che consiste nel cambiare artificialmente il proprio numero in maniera che chi riceve la chiamata ne veda uno diverso da quello reale. È un metodo molto usato dalle società di telemarketing, perché le persone generalmente rispondono più volentieri a numeri con prefissi che conoscono. Inoltre con lo spoofing è impossibile risalire a chi ha fatto realmente la chiamata, perché i call center che lo usano generano numeri “usa e getta” tramite specifici software, che quando vengono richiamati risultano non attivi o inesistenti.

Dopo che erano entrate in vigore le regole per le chiamate promozionali dai numeri fissi, molti call center avevano tuttavia cominciato a usare quelli dei telefoni cellulari. Adesso l’obiettivo è bloccare anche quelli. Massimo Capitanio, commissario dell’AGCOM, ha detto che l’autorità stima circa 50 milioni di chiamate di questo tipo al mese. Bloccarle è tecnologicamente più complesso rispetto a quelle provenienti da numeri fissi, perché «significa permettere ai filtri di funzionare in tempo reale, distinguendo un utente italiano in roaming da un truffatore che usa un numero contraffatto», ha spiegato Capitanio.

Le nuove regole non riguardano infatti i numeri di telefono realmente registrati in Italia che nel momento della chiamata stiano semplicemente funzionando in roaming (l’uso del telefono cellulare dall’estero per chiamate, SMS e Internet). Per distinguerli da quelli usati dai call center serve tutta una serie di controlli per verificare innanzitutto che un certo numero di cellulare esista, cioè sia stato assegnato come tale in Italia, e a quale operatore appartenga. Se una chiamata non supera questi e altri controlli, viene bloccata.

Non è comunque scontato che il filtro funzioni. Capitanio ha specificato che «il blocco ridurrà drasticamente le chiamate false, ma non le eliminerà». Dal 2022 è possibile iscriversi al Registro pubblico per le opposizioni, che in teoria avrebbe dovuto obbligare le società di telemarketing a smettere di contattare i potenziali clienti che avevano inserito il numero in quel registro. Ma questo non è successo: anzi, da allora i casi di telefonate promozionali indesiderate sono aumentati.