In Ecuador è stato bocciato il referendum che proponeva di ospitare basi militari straniere nel paese

Alcune persone mentre votano, Quito, Ecuador, 16 novembre 2025 (AP Photo/Dolores Ochoa)
Alcune persone mentre votano, Quito, Ecuador, 16 novembre 2025 (AP Photo/Dolores Ochoa)

In Ecuador in un referendum la popolazione ha votato contro la proposta di aprire basi militari straniere nel paese. È una grossa sconfitta per il presidente Daniel Noboa, che aveva proposto il referendum e aveva fatto una grande campagna per cancellare il divieto di ospitare sul territorio nazionale basi militari di paesi stranieri: per farlo sarebbe stato necessario modificare la Costituzione in vigore dal 2008, in cui era stato introdotto il divieto.

Noboa, che è presidente dell’Ecuador dal 2023 e fa parte del partito Azione Democratica Nazionale, è un alleato del presidente Donald Trump e l’obiettivo del referendum era aumentare la collaborazione in materia di difesa con gli Stati Uniti: negli scorsi mesi il governo ecuadoriano aveva espresso l’interesse per l’apertura di una base statunitense, e a marzo Noboa e Trump si erano incontrati per discuterne.

Secondo Noboa, la presenza di forze militari straniere – cioè di militari americani – avrebbe aiutato a contrastare le bande criminali locali e a ridurre la crescente violenza tra la popolazione. In Ecuador sono attive molte bande criminali che commerciano e smistano droghe illegali, tra cui la cocaina, che viene prodotta soprattutto in Colombia e Perù, due paesi confinanti. Secondo Noboa, circa il 70 per cento della cocaina prodotta al mondo passa per l’Ecuador. Nel referendum i cittadini hanno anche bocciato la possibilità di eliminare il sostegno pubblico ai partiti politici e di ridurre il numero di membri del parlamento.