Maria Rosaria Boccia ha cambiato ancora idea e ora dice di nuovo che si candida in Campania

Maria Rosaria Boccia durante la trasmissione televisiva di La7 L’aria che tira a Roma, 3 febbraio 2025 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
Maria Rosaria Boccia durante la trasmissione televisiva di La7 L’aria che tira a Roma, 3 febbraio 2025 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

L’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, al centro dello scandalo che portò alle dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha cambiato di nuovo idea e ha detto di volersi candidare alle elezioni regionali in Campania, in programma il 23 e il 24 novembre prossimi. A metà ottobre Boccia aveva annunciato la sua candidatura nella lista di Stefano Bandecchi, sindaco e presidente della provincia di Terni, e leader del partito di destra Alternativa Popolare; a inizio novembre però l’aveva ritirata dopo aver ricevuto il secondo avviso di garanzia in un anno legato al suo rapporto con Sangiuliano, candidato anche lui alle regionali, come capolista di Fratelli d’Italia. Venerdì pomeriggio è prevista una conferenza stampa con Boccia e Bandecchi a Castellammare di Stabia.

Per fatti collegati alla vicenda e al suo rapporto con Sangiuliano, Boccia è indagata per lesioni, violazione della privacy e stalking; pochi giorni fa è emerso che è indagata anche per interferenze illecite nella vita privata di Sangiuliano, per via di un audio diffuso in alcune trasmissioni televisive. È inoltre indagata dalla procura di Napoli per falso e truffa, per presunte irregolarità nei documenti relativi alla sua laurea.

Il grande caso mediatico (poi diventato politico e giudiziario) tra Boccia e Sangiuliano cominciò nel 2024. Lei sostenne di essere stata nominata consulente del ministero della Cultura e che l’incarico le fosse poi stato revocato senza motivo, ma lui negò di averla nominata. A quel punto Boccia pubblicò vari documenti che sembravano dimostrare i suoi contatti frequenti con il ministero: Sangiuliano ammise infine di aver avuto una relazione con lei, e si dimise.