Israele ha riaperto dopo due mesi il varco di Zikim, nel nord della Striscia di Gaza

Mercoledì Israele ha autorizzato nuovamente il passaggio di camion di cibo e beni di prima necessità attraverso il varco di Zikim, nel nord della Striscia di Gaza, che era stato chiuso lo scorso 12 settembre. Con questa riapertura, i punti di accesso operativi per l’ingresso degli aiuti sono diventati tre: quello settentrionale di Zikim, vicino alla città palestinese di Beit Lahia, quello centrale di Kissufim, a est di Deir al Balah, e quello meridionale di Kerem Shalom, al confine tra la Striscia, Israele ed Egitto. Quello di Rafah, sul confine con l’Egitto, che è importante perché è l’unico collegamento che consente di raggiungere la Striscia senza passare da Israele, è invece chiuso da maggio del 2024.
In base all’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, entrato in vigore il 10 ottobre, dovrebbero entrare nella Striscia almeno 600 camion di cibo e altri generi di prima necessità ogni giorno. Tuttavia, finora i volumi sono stati molto inferiori: secondo il Programma Alimentare Mondiale (WFP), l’agenzia dell’ONU che si occupa dell’assistenza alimentare nel mondo, nella Striscia entra attualmente circa la metà degli aiuti necessari a soddisfare i bisogni della popolazione.


