L’Antitrust ha detto che è urgente organizzare le gare per le concessioni idroelettriche

Una diga in Italia
(Adrian Greeman/Getty Images)

Il segretario generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM, meglio nota come Antitrust) Guido Stazi ha invitato il parlamento a inserire nel disegno di legge sulla concorrenza l’organizzazione delle gare per le concessioni idroelettriche.

A differenza di altri settori dove il mercato è concorrenziale, nell’idroelettrico moltissime concessioni sono state firmate decenni fa e da allora non ci sono mai state gare. Dall’inizio degli anni Ottanta lo Stato ha prorogato le concessioni otto volte, consentendo alle aziende di incassare miliardi di euro. Solo nel 2022 il governo di Mario Draghi promise di fare le gare inserendole tra gli obiettivi del PNRR, il grande piano di riforme e investimenti finanziato coi fondi europei. Finora il governo di Giorgia Meloni ha cercato di rimandare la questione, anzi ha tentato di proporre alternative per prorogare ulteriormente le concessioni senza fare le gare.

Durante la discussione delle legge alla commissione Attività produttive della Camera, Stazi ha detto che un’ulteriore proroga delle concessioni rischia di scoraggiare gli investimenti e confermare rendite di posizione «che non appaiono più giustificate». Il segretario generale ha detto che le gare sono lo strumento più coerente con i principi di concorrenza nazionali ed europei. Finora tutti i tentativi di organizzare le gare fatti dalle regioni sono stati accompagnati da ricorsi presentati dalle aziende energetiche per ritardare il più possibile le procedure.

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