Un volo intercontinentale è tornato indietro perché un passeggero aveva perso il computer
Era partito da Washington e diretto a Roma: dipende dalla sempre maggiore prudenza nella gestione delle batterie al litio

Un volo della compagnia statunitense United Airlines partito da Washington e diretto a Roma è stato costretto a tornare indietro perché un passeggero aveva perso il suo computer portatile, caduto dietro a un pannello nella cabina passeggeri: per timore che la batteria al litio potesse prendere fuoco, il pilota ha scelto di tornare a Washington per cercarlo. È successo il 15 ottobre, ma il Washington Post lo ha raccontato in un articolo mercoledì: è un episodio insolito, con pochi precedenti, ma che segnala la sempre maggiore prudenza riguardo al trattamento delle batterie al litio sui voli di linea.
Il volo con 216 passeggeri era partito da meno di un’ora e si trovava a sud-est di Boston quando un passeggero ha segnalato che aveva perso il portatile e non riusciva a ritrovarlo. La compagnia aerea ha poi spiegato che il computer era caduto infilandosi in una piccola fessura del pannello della cabina e finendo nella stiva dell’aereo, in una zona «lontana dai sistemi antincendio». Il pilota ha quindi comunicato ai controllori di volo che pur non trattandosi di un’emergenza, per «estrema cautela» preferiva ritornare all’aeroporto di partenza per cercare il computer e metterlo in sicurezza.
Il volo è quindi tornato all’aeroporto di Washington Dulles poco più di due ore dopo la partenza ed è ripartito verso Roma dopo circa altre tre ore, atterrando a Fiumicino con quattro ore e mezza di ritardo.
La gestione delle batterie al litio presenti in computer portatili, telefoni cellulari o powerbank (caricabatterie portatili) è oggetto di norme diventate sempre più stringenti negli ultimi anni. La gran parte delle compagnie vieta di imbarcare batterie di questo tipo nel bagaglio da stiva: vanno portate nel bagaglio a mano.

Un’immagine da un video di un test dell’aprile del 2014 condotto dalla Federal Aviation Administration sulle batterie al litio nelle stive (FAA via AP)
I video di istruzioni di sicurezza in aereo ormai comprendono quasi sempre l’indicazione di chiedere a un assistente di volo di recuperare un oggetto elettronico nel caso sia caduto o smarrito fra gli interstizi del sedile. L’agenzia per la sicurezza aerea statunitense (Federal Aviation Administration, FAA) suggerisce di tenere le batterie «in luoghi dove sia visibile e accessibile un potenziale surriscaldamento».
La stessa FAA cita 50 problemi legati a batterie al litio su voli statunitensi nell’ultimo anno, con presenza di fumo, fiamme o calore estremo. Le batterie insomma ogni tanto prendono davvero fuoco, perché danneggiate o sottoposte a estrema pressione: è successo per esempio su un volo a luglio in Australia, o due settimane fa in Cina. E quest’anno due voli della compagnia Air France diretti ai Caraibi sono tornati all’aeroporto di origine perché i passeggeri avevano smarrito sull’aereo il loro telefono cellulare.
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