La saga di Twilight ha fatto il giro
Famosissima e snobbata nei primi anni Duemila, dopo la pandemia ha ricevuto nuovi apprezzamenti, ironici ma neanche troppo

In queste settimane decine di cinema in giro per l’Italia hanno nella propria programmazione i film della saga di Twilight, adattamento cinematografico della serie di libri bestseller scritti da Stephenie Meyer a partire dal 2005. Lionsgate, la società che ha prodotto il film, ha deciso di riportare la saga di 5 film nelle sale per festeggiare il ventesimo anniversario dalla prima pubblicazione. Ma anche perché è il momento perfetto per farlo: negli ultimi quattro anni, infatti, Twilight è tornato inaspettatamente di moda, guadagnando lo status di film «talmente brutto che fa il giro e diventa bello» e tantissimi fan anche tra le persone che, negli anni Dieci, mai avrebbero ammesso di apprezzarlo.
All’epoca, infatti, tra il più ampio pubblico Twilight aveva una pessima reputazione, e non solo perché i film non erano particolarmente ben fatti né ben recitati. Il motivo principale era che quasi tutte le numerose fan della saga erano ragazzine (o, al limite, donne adulte) molto entusiaste, e questo entusiasmo era considerato ridicolo e imbarazzante. Ammettere di essere fan di Twilight, online come tra compagni di classe, voleva dire rischiare di essere giudicate fortemente per i propri gusti.
Un altro motivo di critica era che la dinamica della principale coppia al centro della serie fosse piuttosto malsana. La storia, arcinota, è quella del triangolo amoroso, sofferto e complesso, tra l’adolescente Bella Swan, il vampiro Edward Cullen e il licantropo Jacob Black. Edward era non solo molto, molto più vecchio di Bella (essendo un vampiro), ma anche molto geloso e controllante, mentre Bella è un personaggio passivo, apparentemente privo di personalità, hobby o obiettivi al di fuori dalla relazione romantica, e quindi molto dipendente da Edward. Twilight era quindi poco apprezzato anche tra molte adolescenti che pur leggevano fantasy – a partire dai libri di Harry Potter – ma che non si rivedevano affatto in Bella come protagonista femminile.
– Leggi anche: L’epoca d’oro dei fandom
La percezione ha cominciato a cambiare nel 2021, quando la pandemia era ancora in corso e Netflix ha aggiunto i cinque film al proprio catalogo. L’anno prima Stephenie Meyer aveva pubblicato Midnight Sun, romanzo in cui raccontava gli avvenimenti di Twilight dal punto di vista di Edward invece che da quello di Bella, la narratrice originale. Aveva venduto moltissimo, ma soprattutto ai fan originali della saga, senza attirare particolare attenzione da parte di un pubblico più ampio.
Con l’arrivo su Netflix la saga ha ricevuto nuova attenzione ed è stata apprezzata in modo diverso. Lo stesso Robert Pattinson, che aveva interpretato Edward nella saga cinematografica ed era stato poi molto critico del proprio personaggio per quasi un decennio, nel 2022 aveva detto che «non è più cool odiare Twilight. È una cosa da 2010».
Negli ultimi anni la saga si è guadagnata la fama di prodotto culturale da riguardare di volta in volta, da soli o con gli amici, e apprezzare anche per la sua scarsa qualità. Ridendo delle battute più assurde, aspettando le proprie scene preferite e godendosi la colonna sonora, molto amata. Online, questo nuovo entusiasmo è stato rinominato “Twilight Renaissance”, “Rinascimento di Twilight”.
Almeno in parte, a essere cambiato è l’atteggiamento di un vasto pubblico nei confronti del genere di storia a cui Twilight appartiene. I libri di Meyer, infatti, oggi sarebbero probabilmente definiti “romantasy”: un genere molto di moda a metà tra il romanzo rosa e il fantasy, che contiene elementi soprannaturali ma mette comunque al centro una storia d’amore, spesso molto travagliata. Vent’anni fa, quando uscì Twilight, questo genere di romanzi esisteva già, ma nei confronti di chi li leggeva c’era uno stigma molto più forte di quello che esiste oggi.
Ora, invece, la saga di Twilight intercetta molti gusti contemporanei: la passione per le storie d’amore e di creature soprannaturali, appunto, ma anche la nostalgia per l’estetica e i prodotti culturali un po’ kitsch dei primi anni Duemila. Il fatto che Kristen Stewart, l’attrice che interpreta Bella, abbia nel frattempo fatto coming out come omosessuale e si sia impegnata in vari film apprezzati dalla critica ha anche portato molti suoi fan queer ad approcciare i film di Twilight con un occhio diverso.
– Leggi anche: Breve storia dei vampiri
«Molti fan sono entusiasti di avere finalmente l’opportunità di rivendicare una passione che in precedenza era considerata vergognosa», ha scritto la giornalista Valentina Lebret, e vedono questo rinnovato entusiasmo come un atto di resistenza nei confronti di una cultura che ha storicamente considerato cringe i prodotti culturali amati dalle ragazze. È lo stesso fenomeno che ha portato molte donne che erano state prese in giro in quanto fan di Taylor Swift da ragazzine a rivendicare la loro passione per le sue canzoni negli ultimi cinque anni.
In Italia Twilight è stato nelle sale il 6 e il 7 ottobre, con un successo notevole: secondo l’agenzia Cinetel, che pubblica i dati dei botteghini italiani ogni settimana, il 6 novembre Twilight è stato il secondo film più guardato nel paese, con oltre 10mila spettatori. Quelli seguenti sono stati programmati ogni lunedì e martedì del mese: in questi casi, gli spettatori sono stati un po’ meno, ma i film sono stati comunque tra quelli più guardati al cinema in Italia nei giorni in cui sono usciti. L’ultimo film, Breaking Dawn – Parte 2, sarà nelle sale il 3 e il 4 novembre.
Le persone intervistate dal Post che sono state al cinema a vederlo in queste settimane raccontano di aver notato un’atmosfera molto complice e divertita tra i partecipanti. Anita Castelli, che è stata a vederli in un cinema di Padova, dice che, anche se la sala era piena, «sembrava di stare in un salotto di casa». «Tutti sapevano le battute e le ripetevano a voce alta», ricorda. «Era come se ci fossimo accordati sul fatto che commentare liberamente e rispondersi da una parte all’altra della sala fosse legittima, perché tutti conoscevamo già a menadito il film e quindi non c’era bisogno di seguire i dialoghi». Nella sua esperienza, gran parte del pubblico era composto di persone tra i venti e i trent’anni, e da molti gruppi di amici.
Anche Sofia Lodi, che è stata a vedere i film a Como, dice che «la maggior parte delle persone che erano in sala sapeva già le battute a memoria, e ci sono stati vari momenti in cui si sentivano proprio tutte le persone che, almeno sottovoce, dicevano la battuta nel momento giusto».
Anche online, ormai da quattro anni, i contenuti su Twilight abbondano. Per esempio, dal 2023 circola molto un meme legato alla canzone “Eyes on Fire” dei Blue Foundation, presente nella colonna sonora del primo film, in cui la cantante ripete il suono “hoa hoa hoa” con una voce un po’ eterea. Sui social la “stagione dell’hoa hoa hoa” è quel periodo dell’anno tra l’autunno e l’inverno in cui il cielo è plumbeo e la nebbia ricopre ogni cosa, in una maniera che ricorda i colori molto riconoscibili del primo film di Twilight. Il meme si è diffuso talmente tanto che, nell’ottobre del 2024, quando cercavi “Twilight” su Google appariva un banner che diceva “🍂 hoa hoa hoa season 🍂”.
Ci sono poi centinaia di migliaia di video che propongono parodie delle scene più memorabili dei film, analisi approfondite dei personaggi e dei loro limiti e battute. L’anno scorso la seguitissima youtuber Natalie Wynn, che pubblica video analitici sui fenomeni culturali, ha dedicato una puntata lunga quasi tre ore all’analisi delle dinamiche di potere sessuali all’interno della saga: l’hanno guardata poco meno di 6 milioni di persone. E soltanto pochi giorni fa la cantante pop Charli XCX ha ricreato una famosa scena del film insieme ad alcuni amici per un video su TikTok.
Il rinnovato interesse per la serie si riflette a livello commerciale. La LEGO, per esempio, all’inizio del 2025 ha messo in vendita una versione giocattolo della casa della famiglia Cullen, pensata per collezionisti adulti. Nell’ottobre del 2024 il brand Bershka aveva messo in vendita una collezione ispirata a Twilight che includeva delle felpe con una gigantografia del volto di Edward e delle t-shirt con le scritte “Team Edward” e “Team Jacob”. E Lissy Andros, della Camera di Commercio di Forks, cittadina dello stato di Washington dove sono ambientati i film, ha raccontato a Wired che i turisti che visitano la cittadina per vedere i luoghi della saga sono in costante aumento. «Sono alla ricerca dell’atmosfera specifica che si respira nei film», ha detto.
– Leggi anche: Vendendo giocattoli e pupazzetti agli adulti si fanno sempre più soldi



