La Lituania lascerà il proprio confine con la Bielorussia chiuso fino al 30 novembre, a causa dei molti sconfinamenti di palloni aerostatici

Il governo lituano ha deciso che il confine con la Bielorussia rimarrà chiuso fino al 30 novembre, a causa dei numerosi sconfinamenti di palloni aerostatici lanciati dalla Bielorussia e usati per contrabbandare sigarette. Gli sconfinamenti avevano ripetutamente costretto l’aeroporto della capitale Vilnius a sospendere i voli per sicurezza (la città si trova a soli 30 chilometri dal confine), e la Lituania aveva già ordinato la chiusura del confine domenica sera. La prima ministra Inga Ruginienė ha detto che la chiusura potrebbe essere prolungata ulteriormente.
Secondo la Lituania l’uso dei palloni (il cui numero è aumentato moltissimo negli ultimi anni) è parte di una strategia più ampia della Bielorussia e della Russia per destabilizzare il paese. Il governo lituano ha detto che abbatterà i palloni che riuscirà ad avvistare, cosa comunque non facile e che presenta dei rischi.
La chiusura del confine prevede diverse eccezioni: non riguarderà i diplomatici, i cittadini dell’Unione Europea e di altri paesi della NATO, quelli ucraini che escono dalla Bielorussia, chi deve andare nell’exclave russa di Kaliningrad (che è staccata dalla Russia e confina solo con Polonia e Lituania), e persone con un visto umanitario emesso dalla Lituania.
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