L’atleta keniana Ruth Chepngetich, detentrice del record mondiale femminile della maratona, è stata squalificata tre anni per doping

Ruth Chepngetich al traguardo della maratona di Chicago, il 13 ottobre del 2024
Ruth Chepngetich al traguardo della maratona di Chicago, il 13 ottobre del 2024 (Tess Crowley/Chicago Tribune)

Ruth Chepngetich, atleta keniana di trent’anni e detentrice del record mondiale femminile della maratona, è stata squalificata per tre anni per aver violato le regole anti-doping. A luglio Chepngetich era già stata sospesa dopo essere risultata positiva a un test antidoping dall’Athletics Integrity Unit (AIU), l’organismo indipendente che si occupa di controllare le violazioni delle regole di condotta nell’atletica leggera. Concretamente tutti i risultati di Chepngetich prima del 14 marzo, data del test positivo, restano comunque validi, incluso il record della maratona, stabilito a Chicago nel 2024 (la corse in 2 ore, 9 minuti e 57 secondi).

La sostanza che ha portato al provvedimento è l’idroclorotiazide (HCTZ), un diuretico che di per sé non è dopante ma che può essere usato per mascherare altre sostanze dopanti, motivo per cui il suo uso è vietato dalla WADA, l’Agenzia mondiale antidoping. Chepngetich aveva sostenuto di averla assunta a causa di una malattia, ma l’AIU non aveva ritenuto credibili queste spiegazioni. Chepngetich ha infine patteggiato, dichiarandosi colpevole, per evitare una squalifica più lunga.