L’atleta keniana Ruth Chepngetich, detentrice del record mondiale femminile della maratona, è stata squalificata tre anni per doping

Ruth Chepngetich, atleta keniana di trent’anni e detentrice del record mondiale femminile della maratona, è stata squalificata per tre anni per aver violato le regole anti-doping. A luglio Chepngetich era già stata sospesa dopo essere risultata positiva a un test antidoping dall’Athletics Integrity Unit (AIU), l’organismo indipendente che si occupa di controllare le violazioni delle regole di condotta nell’atletica leggera. Concretamente tutti i risultati di Chepngetich prima del 14 marzo, data del test positivo, restano comunque validi, incluso il record della maratona, stabilito a Chicago nel 2024 (la corse in 2 ore, 9 minuti e 57 secondi).
La sostanza che ha portato al provvedimento è l’idroclorotiazide (HCTZ), un diuretico che di per sé non è dopante ma che può essere usato per mascherare altre sostanze dopanti, motivo per cui il suo uso è vietato dalla WADA, l’Agenzia mondiale antidoping. Chepngetich aveva sostenuto di averla assunta a causa di una malattia, ma l’AIU non aveva ritenuto credibili queste spiegazioni. Chepngetich ha infine patteggiato, dichiarandosi colpevole, per evitare una squalifica più lunga.


