L’uomo che sparò al primo ministro slovacco Robert Fico ferendolo gravemente è stato condannato a 21 anni per terrorismo

Juraj Cintula in tribunale il 21 ottobre (Jan Kroslak/TASR via AP)
Juraj Cintula in tribunale il 21 ottobre (Jan Kroslak/TASR via AP)

Martedì 21 ottobre il tribunale di Banská Bistrica, in Slovacchia, ha condannato a 21 anni di carcere per terrorismo Juraj Cintula, un poeta di 72 anni che il 15 maggio 2024 sparò ripetutamente al primo ministro slovacco Robert Fico ferendolo gravemente. 

L’attentato era avvenuto nella città slovacca di Handlová mentre Fico salutava i suoi sostenitori dopo un evento politico. Cintula sparò da poco più di un metro di distanza, colpendo il primo ministro quattro volte e provocandogli ferite gravi all’addome, all’anca, alla mano e al piede. Fico era stato ricoverato d’urgenza e dimesso dopo 16 giorni

Il processo era iniziato a luglio. La questione principale era stabilire se Cintula, che aveva confessato di aver sparato a Fico, fosse colpevole di terrorismo. Nella sentenza il giudice Igor Kralik ha spiegato che è stato condannato per terrorismo perché ha agito con l’intenzione di ostacolare il corretto funzionamento del governo. Cintula ha detto che non voleva uccidere Fico ma fermare le sue decisioni politiche, che a suo parere sono dannose per la cultura e la libertà slovacca. 

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