Luca Zaia si candiderà come capolista della Lega in tutte le province del Veneto

Mercoledì il presidente uscente del Veneto Luca Zaia ha detto che si candiderà come capolista della Lega in tutte le circoscrizioni alle prossime elezioni regionali, che si terranno il 23 e il 24 novembre. Lo ha fatto durante un comizio a Padova per sostenere la candidatura di Alberto Stefani, anche lui della Lega.
Nei giorni scorsi Zaia (che governa il Veneto da 15 anni, ma che non potrà ricandidarsi per un altro mandato) aveva minacciato di diventare un problema per il partito, dopo che la coalizione di destra gli aveva vietato di presentare una lista con il suo nome. E non era scontato che desse il suo sostegno pubblico al nuovo candidato leghista, visto che fino a poco tempo fa aveva cercato in tutti i modi di ricandidarsi.
Per appoggiare la candidatura di Stefani, Fratelli d’Italia (che fa parte della coalizione insieme a Lega, Forza Italia e Noi moderati) aveva chiesto che a Zaia non fosse consentito presentare una propria lista personale, temendo che questa circostanza avrebbe potuto togliere voti al partito e diminuire il suo potere negoziale nella composizione di un’eventuale giunta. Zaia di fatto ha accettato questo veto, ma nel discorso fatto al comizio di Padova ha detto: «Ho solo una soluzione per diventare un problema reale: mi candido come capolista in tutte le province». Zaia otterrà comunque un vantaggio politico, da questa decisione, perché potrà raccogliere molti voti personali (gode di un consenso locale enorme) e rafforzare il risultato complessivo della Lega. Con ogni probabilità potrà anche mantenere una qualche influenza sul governo regionale dopo la fine del suo mandato.


