La Corea del Sud ha vietato di visitare alcune zone della Cambogia dove persone sudcoreane sono state rapite e costrette a compiere truffe

La Corea del Sud ha vietato ai propri cittadini di viaggiare in alcune zone della Cambogia, dove alcune bande criminali attirano persone sudcoreane con annunci di lavoro ingannevoli per poi rapirle, costringendole con la violenza a compiere altre truffe; le persone rapite sono tenute prigioniere e in condizioni di semi-schiavitù. Il governo ha anche inviato in Cambogia un gruppo di dirigenti di alto livello, guidato dalla viceministra degli Esteri Kim Jina, per cercare di aiutare e riportare a casa le persone sudcoreane che sono state rapite dalle bande criminali.
Queste bande criminali attive in Cambogia (ma molte altre compiono attività simili nei paesi vicini, soprattutto in Myanmar) attirano persone pubblicando online inserzioni di lavoro solitamente per posizioni di telemarketing o nel settore informatico, offrendo stipendi molti elevati. Tuttavia una volta in Cambogia alle persone ingannate viene presentato il vero lavoro, che consiste nel fare truffe telefoniche e online, ad esempio truffe affettive o tramite phishing, e altri tipi di frodi, spesso ai danni di propri connazionali. Se si rifiutano, vengono picchiate e torturate. Il governo stima che circa mille persone sudcoreane siano coinvolte nell’attività di queste bande, su un totale di circa 200mila persone provenienti da vari paesi.
In Corea del Sud si parla molto di questi gruppi criminali dopo che ad agosto uno studente universitario sudcoreano di 22 anni attirato in Cambogia con un’offerta di lavoro era stato ucciso dai suoi rapitori. La settimana scorsa il governo sudcoreano aveva convocato l’ambasciatore cambogiano per chiedere maggiori informazioni sulla morte del ragazzo, il cui corpo deve ancora essere rimpatriato, e per sollecitare il governo cambogiano ad agire in modo rapido e deciso contro le bande.
Le zone della Cambogia dove ai cittadini sudcoreani è proibito viaggiare sono Poipet, una città nel nord del paese e al confine con la Thailandia, e Kampot, nel sud del paese vicino al confine con il Vietnam. I cittadini sudcoreani sono anche stati invitati a lasciare alcune province, tra cui Sihanoukville, nel sud del paese. Il consigliere per la sicurezza nazionale Wi Sung-lac ha detto che al momento 60 persone sudcoreane sono state arrestate dalle autorità cambogiane durante un’operazione contro alcune organizzazione criminali e che 80 persone sudcoreane sono disperse o non se ne conosce lo stato di salute. Wi ha detto che l’obiettivo è quello di rimpatriare queste persone entro la fine della settimana.
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