È morto il cantante statunitense D’Angelo

Rinnovò la musica soul e fu molto influente soprattutto tra gli anni Novanta e i primi Duemila: aveva 51 anni

D'Angelo durante un concerto ad Atlanta, in Georgia, 14 giugno 2015 (Paras Griffin/Getty Images)
D'Angelo durante un concerto ad Atlanta, in Georgia, 14 giugno 2015 (Paras Griffin/Getty Images)
Caricamento player

Il cantante e musicista statunitense D’Angelo, conosciuto per essere stato uno degli artisti più innovativi della musica soul e R&B degli ultimi decenni, è morto a 51 anni. Il suo vero nome era Michael Eugene Archer, aveva avuto grande successo soprattutto grazie al disco del 2000 Voodoo e a canzoni come “Lady,” “Brown Sugar” e “Untitled (How Does It Feel)”. La notizia della morte è stata data dalla sua famiglia. Aveva un cancro al pancreas.

D’Angelo fu molto apprezzato per aver reinterpretato le sonorità dell’R&B degli anni Settanta combinandole con elementi tipici dell’hip hop. Fu un fenomeno della cosiddetta “black music” assieme a cantanti come Erykah Badu e Common, con cui peraltro collaborò, e per il suo stile vocale fu paragonato in varie occasioni a Prince.

Fu accolto molto bene fin dal suo disco di debutto del 1995, Brown Sugar, considerato tra gli album fondamentali del cosiddetto “neo soul”, che emerse appunto nella seconda metà degli anni Novanta mescolando soul e R&B moderno. Nel giro di pochi mesi vendette 500mila copie, mentre il singolo “Lady” finì al decimo posto della prestigiosa classifica Billboard Hot 100.

Con Voodoo invece D’Angelo si piazzò al primo posto nella classifica di Billboard dei migliori album R&B, e nel 2001 vinse il Grammy come miglior disco dello stesso genere. Ottenne molte attenzioni anche grazie al video di “Untitled (How Does It Feel)”, che lo consacrò come un sex symbol.

Quel tipo di attenzione però non gli piacque mai. Verso la fine del 2000, durante il tour mondiale per promuovere il disco, cominciò a soffrire di depressione e sviluppò una dipendenza da alcol e droghe, che lo portarono prima a seguire un percorso di recupero, e poi a ritirarsi gradualmente dalla scena musicale.

Nel 2014 tornò con il suo terzo album, Black Messiah, che a sua volta piacque molto e fu accolto come uno dei dischi R&B più importanti del periodo. Negli ultimi anni si era esibito sporadicamente, e lo scorso maggio aveva annullato un concerto in programma a Philadelphia citando problemi medici.

Nato in Virginia nel 1974, D’Angelo aveva cominciato a suonare il pianoforte fin da bambino. A 18 anni aveva lasciato la scuola e si era trasferito a New York per provare ad avviare la carriera musicale. Nel 1994 aveva pubblicato il suo primo singolo ,“U Will Know”, che era entrato nella classifica Billboard Hot 100 e lo aveva fatto conoscere tra gli addetti ai lavori nella scena newyorchese. Oltre al Grammy per Voodoo ne vinse altri tre: quello per miglior performance vocale maschile R&B per “Untitled (How Does It Feel)”, sempre nel 2001, e quelli per miglior album R&B con Black Messiah e per miglior canzone R&B con “Really Love” nel 2016.

– Leggi anche: Una canzone di Marvin Gaye