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  • Martedì 14 ottobre 2025

Tre carabinieri sono morti nell’esplosione di una casa in provincia di Verona

Stavano eseguendo uno sgombero, tre fratelli sono stati fermati per omicidio premeditato e volontario

(X, Vigili del Fuoco)
(X, Vigili del Fuoco)
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Nelle prime ore di martedì tre carabinieri sono morti e 25 agenti tra poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco sono stati feriti in un’esplosione che ha fatto crollare un’abitazione di due piani a Castel d’Azzano, un piccolo comune in provincia di Verona. I carabinieri morti sono Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà.

Gli agenti stavano cercando di sgomberare l’immobile. Dentro c’erano tre fratelli (due uomini e una donna) di circa sessant’anni: Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi. I tre sapevano dello sgombero e si erano barricati in casa. Ansa ha scritto che dopo vari tentativi di farli uscire, gli agenti hanno provato a entrare ma hanno sentito un forte odore di gas: il comandante provinciale dei carabinieri ha detto che l’esplosione è avvenuta mentre salivano le scale per raggiungere l’abitazione.

I carabinieri hanno detto anche che è stata Maria Luisa Ramponi a innescare volontariamente l’esplosione con un accendino, dopo che i tre fratelli avevano riempito di gas l’ambiente, e che gli agenti stavano provando a perquisire l’abitazione perché sul tetto erano state viste delle bottiglie molotov, e si sospettava che in casa ci fossero altre armi. Il vicesindaco di Castel d’Azzano, Antonello Panuccio, ha detto a Rai News 24 che tra i resti della casa sono state trovate varie bombole.

La donna è stata subito fermata dalle forze dell’ordine, gli altri due hanno cercato di scappare ma sono stati presi. Il procuratore di Verona ha detto che saranno accusati di omicidio premeditato e volontario. I tre fratelli avevano da tempo problemi economici ed erano già stati responsabili di episodi simili: per due volte, a ottobre e novembre del 2024, si erano opposti allo sgombero aprendo delle bombole di gas.

Il caso è stato subito commentato da vari membri del governo. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il proprio cordoglio e quello di tutto il governo ai familiari delle persone morte; il ministro della Difesa Guido Crosetto ha fatto lo stesso, lodando gli agenti per il loro operato. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha proclamato tre giorni di lutto in tutta la regione; sarà una giornata di lutto regionale anche quella dei funerali dei tre carabinieri.