Cosa si sa dell’omicidio in centro a Palermo
Secondo alcuni testimoni il 21enne ucciso stava cercando di fermare un pestaggio, ma non è chiaro cosa sia successo: un 28enne ha confessato

Un uomo di 21 anni, Paolo Taormina, è stato ucciso nel centro di Palermo nella notte tra sabato e domenica, verso le 3:30. Inizialmente si era parlato di un colpo di pistola sparato a poca distanza, ma la dinamica non è chiara e Ansa scrive che potrebbe essere stato usato un coltello. Domenica mattina è stato fermato un uomo di 28 anni, Gaetano Maranzano, che ha confessato di avere ucciso il 21enne. È accusato di omicidio aggravato. L’uomo avrebbe sostenuto che il 21enne tempo fa avesse importunato la sua compagna, senza specificare in che modo.
Stando alle prime informazioni, l’uomo fermato avrebbe detto ai carabinieri di avere visto il 21enne che cercava di fermare un pestaggio fuori dal locale che gestiva insieme alla sorella, in via Spinuzza. A quel punto l’ha colpito; non è nemmeno chiaro se ci sia un nesso tra la rissa e l’omicidio. Anche un altro ragazzo presente al momento dell’omicidio, di cui Ansa non riporta il nome, ha parlato di un pestaggio di un ragazzino da parte di un gruppo di circa dieci persone, tutte giovani.
L’omicidio è avvenuto in una zona molto frequentata la sera, vicino al teatro Massimo (conosciuta come “champagneria”) e già nota per eventi violenti in passato. Tutta l’area è stata transennata stanotte mentre le forze dell’ordine facevano i rilievi. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha proclamato il lutto cittadino e per stasera è stata organizzata una fiaccolata per il 21enne dal teatro Politeama fino al luogo dell’omicidio. Gaetano Maranzano viene dallo Zen, quartiere popolare di Palermo noto per i problemi di criminalità, e ha precedenti per rissa e spaccio di droga. È figlio di Vincenzo Maranzano, condannato a 10 anni per il tentato omicidio di Giuseppe e Antonio Colombo, due uomini considerati appartenenti a una famiglia rivale nel controllo del quartiere.
Domenica molti politici, locali e alcuni nazionali, hanno sollevato diverse polemiche su problemi di sicurezza a Palermo. Lagalla ha detto a Rai News 24 che solleciterà l’intervento del ministero dell’Interno e della prefettura. Alcuni politici regionali del Partito Democratico e di Alleanza Verdi e Sinistra hanno detto che chiederanno di parlarne in una seduta dell’Assemblea regionale siciliana (il consiglio regionale), mentre il presidente della commissione Antimafia Antonello Cracolici ha detto che convocherà la commissione allo Zen.



